Forse non ci avete fatto troppo caso, m gli smartphone stanno puntando alla connettività satellitare. Apple ha recentemente annunciato il supporto satellitare per la nuova gamma di iPhone 14, che consentirà agli utenti di inviare messaggi di emergenza al di fuori delle aree di copertura cellulare. Il servizio, chiamato Emergency SOS, è stato reso possibile grazie a una partnership con Globalstar, società americana di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO), anche se Apple ha già accennato ad altre partnership future.

Emergency SOS sarà lanciato negli Stati Uniti e in Canada a novembre e successivamente in altri Paesi. La notizia relativa ad Apple è però solo una parte di uno scenario più ampio sulla connettività satellitare destinata ad arrivare sui nostri smartphone.

Viene dallo spazio!

Prima di Apple, T-Mobile e SpaceX hanno annunciato una partnership sulla connettività satellitare per la copertura degli Stati Uniti, anche se in questo caso i satelliti non saranno lanciati prima del prossimo anno. Huawei, dal canto suo, ha annunciato la serie di smartphone Mate 50, che offrirà la possibilità di inviare, ma non ricevere, messaggi di testo utilizzando la rete satellitare cinese BeiDou.

Secondo poi alcuni rumor recenti, anche Samsung aggiungerà comunicazioni satellitari di qualche tipo a bordo dei prossimi smartphone Galaxy all’inizio del prossimo anno, mentre Qualcomm, Ericsson e Thales stanno testando la connettività satellitare come parte delle loro tecnologie 5G. Persino Google ha recentemente confermato che la prossima versione di Android supporterà la comunicazione satellitare.

A dire il vero, le aziende lavorano da anni sulla connettività da satellite a smartphone. AST SpaceMobile e Lynk Global, ad esempio, sono stati tra i primi a seguire questa strada ed entrambi prevedono di lanciare più satelliti entro la fine del 2023. Collaboreranno con i carrier di tutto il mondo per fornire un servizio satellitare che verrà offerto ai clienti come opzione a pagamento tramite una tariffa mensile.

C’è solo hype o anche sostanza?

Ovviamente, i telefoni satellitari sono in circolazione da decenni, ma finora sono stati dispositivi con piani di chiamata e dati molto costosi e proposti da poche aziende come Inmarsat, Thuraya e Iridium. In passato, questi telefoni avevano antenne estremamente grandi e ingombranti, che però negli ultimi anni sono state ridotte enormemente o, in rari casi, integrate completamente nel telefono, che in questo caso deve essere però più grande, spesso e pesante rispetto agli smartphone odierni per ospitare i componenti satellitari.

Altri prodotti per la comunicazione satellitare, come quelli della gamma InReach di Garmin (che utilizza la rete Iridium), offrono la possibilità di inviare messaggi di testo, condividere la posizione e inviare un messaggio SOS a un centro di risposta alle emergenze dedicato. La versione “mini” è piuttosto piccola e tascabile.

Il produttore britannico Bullitt, che produce telefoni rugged per brand come Cat e Motorola, ha recentemente annunciato un telefono che ha all’incirca le dimensioni di un iPhone pur essendo molto più spesso; dovrebbe essere lanciato all’inizio del prossimo anno e consentirà il passaggio senza soluzione di continuità tra Wi-Fi, cellulare e satellite utilizzando un chipset personalizzato e un’app custom. Il servizio satellitare però richiederà un piano a pagamento separato dal piano cellulare tradizionale.

(Immagine: Depositphotos)

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Nonostante tutti questi annunci, sarebbe però un errore credere che gli smartphone normali siano sul punto di ottenere una connettività telefonica satellitare che funzioni come alternativa alla connettività cellulare. Non è quello che sta succedendo. La novità è più che altro una nuova generazione di satelliti, con una nuova elettronica per smartphone che si collega ad essi ma che al momento consente connessioni estremamente limitate.

Se già i telefoni satellitari dedicati sono lenti, la connettività satellitare per gli smartphone è (e sarà) ancora più lenta. I telefoni satellitari dedicati raggiungono una velocità massima di 10 Kbps (sono ancora più lenti dei vecchi smartphone 2G), mentre le nuove antenne satellitari per smartphone sono molto meno ottimizzate; aspettatevi quindi velocità inferiori a 2 Kbps anche con Starlink.

Di conseguenza anche l’invio di una singola frase richiederà del tempo. In effetti, il servizio di Apple non invierà nemmeno frasi intere perché sarebbero troppo “pesanti” e richiederebbero troppo tempo per l’invio. Utilizzerà invece quello che è fondamentalmente una selezione di richieste predefinite in modo da poter inviare la quantità minima di dati. Tuttavia, questa piccola quantità di dati utilizzata solo dagli utenti di iPhone 14 al di fuori delle aree di copertura in situazioni di emergenza ha spinto Globalstar a spostare l’85% della sua capacità di rete sugli iPhone.

E parliamo sempre e comunque di connessioni lentissime, come si può leggere su questa pagina di Apple: “Quando si utilizza una connessione satellitare, potrebbero essere necessari circa 15 secondi per inviare un messaggio quando si ha una visione chiara del cielo. Se invece c’è una folta vegetazione che copre il cielo, potrebbe volerci più di un minuto”.

Per il prossimo futuro, la nuova rivoluzione satellitare degli smartphone non aiuterà le aziende. I maggiori beneficiari saranno infatti “avventurieri”, esploratori e chi pratica sport estremi e senza dubbio alcune vite saranno salvate grazie alla funzione SOS di Apple. Resta il fatto che per la comunicazione aziendale al di fuori delle normali aree di copertura cellulare, i telefoni satellitari dedicati rimarranno ancora per molto tempo una scelta di gran lunga preferibile. 

Il quadro generale della comunicazione satellitare

L’emergere dei satelliti al servizio degli smartphone fa parte di una tendenza molto più ampia per cui sempre più luoghi avranno una connettività wireless di un tipo o dell’altro. Un esempio estremo riguarda Google, che ha recentemente trasformato la sua startup Loon in una nuova società chiamata Aalyria, che sta lavorando a un software di nuova generazione creato da Alphabet  e chiamato Spacetime per comunicazioni veloci e sicure basate su laser utilizzando una tecnologia hardware chiamata Tightbeam.

L’obiettivo è l’accesso da “terra, mare, aria, spazio vicino e spazio profondo” e include la comunicazione satellitare. Aalyria promette comunicazioni super-veloci e ad altissima larghezza di banda in ambienti senza infrastruttura esistente, anche nello spazio. È vero che le rivoluzioni relative alla connettività dove prima non esisteva stanno emergendo con sempre maggior rapidità e frequenza, ma è importante moderare le aspettative su come tali rivoluzioni trasformeranno le comunicazioni aziendali nel prossimo futuro. Perché non lo faranno. La soluzione migliore per le aziende che necessitano di comunicazioni vocali, di testo e dati che vadano oltre le reti cellulari rimane un buon telefono satellitare vecchio stile.