Meta ha ribattezzato VR OS, il sistema operativo dei visori Meta Quest, in Meta Horizon OS, che sarà disponibile anche per i produttori di hardware di terze parti.“Meta Horizon OS combina le tecnologie di base che alimentano le attuali esperienze di realtà mista con una suite di funzionalità che mettono la presenza sociale al centro della piattaforma”, si legge nel post di annuncio dell’azienda.

Oltre al rebranding del suo sistema operativo, Meta ha cambiato il nome del Meta Quest Store in Meta Horizon Store e intende cambiare anche il nome della sua applicazione mobile Meta Quest (che i possessori dei visori Meta Quest utilizzano per rimanere in contatto con le persone con cui interagiscono nel metaverso) in Meta Horizon.

In prospettiva, Meta ha anche in programma di rendere più semplice il coinvolgimento degli sviluppatori e ha dichiarato di essere al lavoro su un “framework di app spaziali”, progettato per gli sviluppatori di dispositivi mobili per portare le loro applicazioni sui dispositivi Horizon OS.

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Meta ha inoltre stretto una partnership con Asus e Lenovo per i prossimi visori basati su Horizon OS, pur senza fornire dettagli sui modelli, la moro finestra di uscita e la loro fascia di prezzo.

Il colosso tech guidato da Mark Zuckerberg è presente nel mercato della realtà virtuale e mista da diversi anni, ma finora si è concentrato sull’hardware. Mettere il proprio sistema operativo a disposizione di altre aziende consente quindi a Meta di creare un nuovo flusso di entrate e di capitalizzare sull’hardware di terze parti. Inoltre, potrebbe aprire la strada a un maggior numero di dispositivi, aumentando le dimensioni di un mercato (quello AR/VR) che non ha mai davvero spiccato il volo.

Non è chiaro però quanti produttori di hardware vorranno utilizzare il sistema operativo di Meta per i loro visori. Se infatti Meta vuole i diritti di licenza per Horizon OS, i produttori potrebbero essere contrari a pagare un concorrente per il lancio dei loro dispositivi. L’incognita maggiore rimane però legata proprio al mercato stesso della realtà mista. Sebbene infatti diverse aziende tech (si pensi solo ad Apple) stiano puntando su questa tecnologia (e nonostante l’impegno di Meta in tal senso), non c’è alcuna garanzia che possa decollare e conquistare un mercato di massa.