Se la realtà virtuale arriverà davvero a sfondare presso il grande pubblico, non sarà certo per merito dei vari Oculus Rift, HTC Vive o PlayStation VR, che tra l’altro proprio in questi giorni ha raggiunto il milione di pezzi venduti. Si tratta infatti di visori VR (tutti piuttosto costosi) dedicati unicamente agli appassionati “enthusiast” di videogiochi e che per questo rimangono relegati a un pubblico di nicchia.

Chi ha fatto segnare negli ultimi 2-3 anni numeri molto più significativi è invece Google Cardboard, visore VR da pochi euro uscito sul mercato nel 2014 che ad oggi (è notizia delle ultime ore) ha raggiunto i 10 milioni di pezzi spediti.

Se poi pensiamo ai tantissimi modelli simili di altri produttori (soprattutto cinesi), alcuni sempre in cartone e altri in plastica, è logico pensare che questa forma basica di realtà virtuale sia arrivata nelle case di decine di milioni di utenti ed è certamente un buon segnale per i sostenitori di questa tecnologia.

google cardboard

Anche perché, come evidenziano sempre i dati ufficiali di Google, le app sul Play Store dedicate alla realtà virtuale sono state scaricate 160 milioni volte e solo un anno fa i Google Cardboard spediti ammontavano solo a 5 milioni, segno che negli gli ultimi 12 mesi la VR ha attecchito sempre più velocemente.

Google non ha invece rilasciato cifre su Daydream View, la piattaforma hardware-software (visore+app) per la realtà virtuale che è da considerarsi come erede dei Cardboard ma che, al momento, è compatibile solo con soli sei smartphone, può contare solo su un centinaio di app dedicate ed è quindi ancora poco diffusa.

Secondo Google infine la maggior parte di chi utilizza i Cardboard lo fa per i video a 360 gradi, ormai decisamente diffusi su YouTube (ma non solo). Segno che i giochi mobile per la VR e in generale le app per la realtà virtuale devono ancora decollare davvero.