Con il mercato dei PC tradizionali che non sta certo attraversando uno dei suoi migliori periodi, Acer vuole puntare su nuove tecnologie per la propria crescita futura e una di queste strade innovative è rappresentata dalla realtà virtuale. Lo si è capito chiaramente dalle parole di Jason Cheo (CEO dell’azienda taiwanese) nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg.

Almeno sul breve periodo i piani di Acer su questo versante non sono però legati a un’utenza consumer (videogiochi e intrattenimento), bensì a una business. Per fare ciò Acer ha stretto una partnership con lo sviluppatore videoludico svedese Starbreeze Studios, che sta lavorando al visore top di gamma StarVR (foto sopra) caratterizzato da un angolo di visione di ben 210°, ben più ampio di quello di circa 110° delle soluzioni più avanzate ora in commercio.

Un visore dalla chiara impronta professionale anche per il costo, che nonostante non sia stato ancora annunciato sarà sicuramente superiore a quello di Oculus Rift e HTC Vive (Chen ha infatti parlato di un prezzo a quattro cifre). Lo StarVR sarebbe indirizzato prevalentemente ad ambienti come cinema, parchi tematici e di divertimento; non è un caso che IMAX Corp. abbia già annunciato l’utilizzo di StarVR all’interno di un proprio centro IMAX negli USA.

Chen ha però fatto presente che la sua azienda punta ad allargarsi anche a un pubblico consumer nel giro di 2-3 anni, quando (forse) il mercato della realtà virtuale sarà più maturo e più esteso. In questo periodo però, in cui la VR è ancora una tecnologia di nicchia, Acer ha preferito puntare su un prodotto per professionisti, anche per acquisire il prima possibile un know how tecnologico già sufficientemente avanzato proprio in vista di una futura espansione nel mercato consumer.