Dopo l’annuncio della scorsa estate sul piano per offrire il calcolo quantistico as-a-service attraverso diversi emulatori, OVHcloud ha confermato le proprie ambizioni e il sostegno rispetto al crescente ecosistema del quantum computing con l’acquisto della prima macchina alimentata a quanti. Progettato dall’azienda francese Quandela, il MosaiQ è un computer alimentato da un processore fotonico che sarà fornito al dipartimento R&D di OVHcloud per vari casi di utilizzo.

OVHcloud supporta attivamente lo sviluppo nel calcolo quantistico attraverso l’iniziativa France Quantum conference, di cui è co-fondatore, e lo Startup Program. Quest’ultimo offre assistenza tecnica, nonché crediti per favorire l’innovazione nel quantum computing con startup attive nell’hardware e nel software. Nel corso degli anni queste iniziative hanno già portato risultati significativi: i primi proof of concept di Quandela hanno utilizzato efficacemente l’infrastruttura OVHcloud e i primi clienti di Quandela sono stati in grado di connettersi alla loro QPU proprio attraverso OVHcloud.

OVHcloud

La sede di OVHcloud a Parigi

La disponibilità di Quandela è prevista per il prossimo autunno. Il sistema si basa su una piattaforma aggiornabile grazie all’uso della fotonica e, tramite una QPU riconfigurabile, sarà possibile aggiornare il sistema con nuovi moduli per aumentare rapidamente le capacità di calcolo complessive.

“Si tratta del primo ordine QPU per la nostra startup e rappresenta un traguardo davvero significativo, dopo essere stati la prima startup europea a collegare un computer quantistico a un cloud pubblico. Questa prima versione disporrà di una potenza di calcolo di 2 qubit e sarà facilmente aggiornabile grazie al nostro approccio modulare” ha spiegato Valerian Giesz, CEO & co-fondatore di Quandela.