Per ora non ci sono dati ufficiali da parte di Apple, ma proprio il fatto che Cupertino non abbia ancora rilasciato alcuna informazione in proposito farebbe pensare che quanto affermato nell’ultimo rapporto di Slice abbia un qualche fondo di verità. Ci riferiamo a un recente report sulle vendite di Apple Watch negli Stati Uniti, che stando alle rilevazioni di Slice (un nome che ha sempre offerta una certa garanzia in questi ambiti) sarebbero in calo vertiginoso.

I dati sono stati elaborati basandosi sul monitoraggio delle ricevute elettroniche inviate a milioni di indirizzi mail a seguito degli acquisti dell’Apple Watch e, a quanto risulta dal rapporto, a giugno la media giornaliera di orologi venduti è scesa a circa 10.000 pezzi, contro i 40.000 di picco di fine aprile e i 20.000 di maggio.

A giugno si sono contati anche picchi negativi di 4-5.000 unità vendute e il 60% di tutti gli Apple Watch appartiene alla gamma Sport, la più economica con prezzi a partire da 349 dollari (in Italia sono invece 419 euro). Il costosissimo e proibitivo Watch Edition, i cui prezzi vanno dai 10.000 ai 17.000 dollari, avrebbe infine venduto non più di 2.000 esemplari dalla sua uscita sempre per quanto riguarda il mercato USA.

Come dicevamo in apertura, Apple deve ancora comunicare i dati di venduta ufficiali e comunque, anche se Apple Watch non si rivelasse quel successo sperato, bisogna considerare che questo settore appena nato rappresenta solo il 4% dell’intero fatturato di Cupertino.

È altrettanto vero che non si è mai saputo quanto Apple abbia investito nel suo orologio in tutti questi anni di ricerca e sviluppo (e non è certamente poco), ma visto che il mercato dei wearable non ha ancora sfondato davvero a livello di massa era difficile aspettarsi fin da subito un trionfo di Apple Watch in stile iPhone, considerando anche i prezzi tutt’altro che aggressivi di questo orologio di cui molti faticano ancora a capire il senso e l’utilità.