Juniper Research ha pubblicato recentemente uno studio dedicato agli smart glass, ovvero a quei dispositivi indossabili a forma di occhiali per la realtà aumentata incarnati nell’ambizioso progetto dei Google Glass, che rimane però tuttora sospeso in un limbo.

Proprio il destino incerto degli occhiali di Google, che paiono sempre più orientati a un utilizzo professionale e non consumer, avrebbe ritardato la diffusione di questi prodotti nel 2015, ma secondo lo studio si avrà una prima affermazione di questi device nel 2017, mentre per il 2020 Juniper Research stima vendite di smart glass nell’ordine di 12 milioni di pezzi (1 milione invece alla fine di quest’anno).

A fare da traino nel 2017 saranno soprattutto gli HoloLens di Microsoft, ai quali si aggiungeranno anche gli occhiali per la realtà aumentata di produttori come ODG, Sony, Meta e Magic Leap. Juniper Research cita inoltre il caso di un modello di smart glass già utilizzato al momento come i Recon Jet, occhiali per ciclisti che mostrano in tempo reale i dati dell’attività fisica (velocità, distanza, pendenza ecc…) sul display posizionato davanti all’occhio destro del ciclista.

L’impressione però è che gli smart glass seguiranno la strada intrapresa dai tablet, ovvero che diventeranno dispositivi più adatti a un utilizzo casalingo (o comunque all’interno di case o uffici) che non a uno mobile. Proprio per questo uno degli sbocchi più interessanti per gli smart glass sarà quello aziendale, grazie a produttori come Vuzix, Atheer e la stessa Google che permetteranno, con appositi occhiali, di accedere a dati e video senza dover usare le mani, con un conseguente incremento della produttività in molti settori professionali.