Nella cornice di RAPID, la più grande conferenza dedicata all’additive manufacturing 3D, HP ha presentato ieri il primo sistema di stampa 3D commerciale production-ready, compiendo un passo importante nel suo percorso per portare sul mercato soluzioni disruptive per il manufacturing. HP Jet Fusion 3D Printing Solution punta a rivoluzionare la progettazione, la prototipazione e la produzione, offrendo per la prima volta parti fisiche di qualità superiore fino a 10 volte più velocemente e alla metà del costo rispetto ai sistemi attuali di stampa 3D.

Grazie alla possibilità di stampare le parti funzionali a livello di voxel (un voxel è l’equivalente 3D del pixel 2D nella stampa tradizionale), HP offre ai clienti la possibilità di trasformare le caratteristiche delle parti e fornire una mass customization. “La nostra piattaforma di stampa 3D è unica nella sua capacità di gestire più di 340 milioni di voxel al secondo invece che un punto per volta, offrendo ai nostri partner velocità di produzione sensibilmente maggiori, parti funzionali e una forte riduzione dei costi” ha dichiarato Stephen Nigro, President, 3D printing business, HP.

Jet Fusion 3D Printing Solution si inserisce in un settore in cui HP ricevere già da tempo gli input e il sostegno da parte di produttori leader, di co-sviluppatori e di partner strategici come Nike, BMW, Autodesk, Jabil, Johnson & Johnson, Materialise, Proto Labs, Shapeways e Siemens.

HP Jet Fusion 3D 3200

HP Jet Fusion 3D 3200

L’annuncio di ieri di HP è stato accompagnato dalla presentazione di due nuove stampanti 3D progettate per prototipazione e produzione rapide. L’HP Jet Fusion 3D 3200, disponibile in Italia nel 2017 a partire da 120.000 euro (145.000 euro per la soluzione end-to-end completa), è ideale per la prototipazione grazie alla produttività migliorata e alla possibilità di incrementare l’utilizzo a un costo per pezzo inferiore.

L’HP Jet Fusion 3D 4200, che sarà in consegna a fine 2016 a un prezzo ancora da comunicare, è progettata per le necessità della prototipazione e del manufacturing nel breve termine, con un’elevata produttività che permette di rispondere alle richieste nella stessa giornata e ai più bassi prezzi per pezzo.

HP sta inoltre creando un’app store dei materiali 3D e sta già collaborando con partner certificati come Arkema, BASF, Evonik e Lehmann & Voss, con il progetto di estendere l’ecosistema della piattaforma open in futuro. Da segnalare anche la collaborazione con partner leader nel settore del software tra cui Autodesk, Materialise e Siemens per rendere più semplice e intuitivo il processo dalla progettazione alla stampa. 

Nell’immediato futuro, con l’espansione della gamma di materiali e colori offerta da HP, i clienti potranno trasformare le caratteristiche delle parti a livello dei voxel, disporre di un controllo molto ampio e di infinite combinazioni di applicazioni, colori e materiali. Si potranno così stampare strumenti di intelligence come i sensori contenuti nelle parti, tracce o codici invisibili, con lo scopo di aumentare la sicurezza e la tracciabilità per reinventare le filiere produttive. In futuro si stima inoltre che fino al 50% delle parti plastiche che compongono le HP Jet Fusion 3D Printer verrà stampato e prodotto con tecnologia HP Multi Jet Fusion invece che con i metodi produttivi tradizionali.