IDC ha pubblicato i dati del mercato dei wearable (o indossabili) per il secondo trimestre del 2015 quando tra l’altro ha debuttato l’Apple Watch, di sicuro il device del genere finora più atteso, chiacchierato e costoso. Va da sé che stiamo parlando di un mercato ancora molto giovane ma già in grado di passare da un anno all’altro da 5.6 milioni a 18.1 milioni di pezzi venduti in un solo trimestre, con un incremento del 223%.

Il primo produttore a livello mondiale, con un market share di oltre il 24% rispetto al 30,4% dello scorso anno, si riconferma Fitbit con le sue smartband per il fitness vendute nel secondo trimestre in 4.4 milioni di esemplari; nonostante il calo della quota di mercato (nel frattempo è arrivata una certa Apple), Fitbit fa segnare un +158,8% di vendite rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

Apple esordisce in questo mercato direttamente al secondo posto con 3.6 milioni di Apple Watch venduti, guadagnando fin da subito un market share considerevole pari al 19,9%. Con simili numeri è davvero difficile considerare l’orologio di Cupertino un mezzo flop come sostenuto finora da diversi analisti. Rispetto a Fitbit e Xiaomi, terzo in classifica con 3.1 milioni di Mi Band vendute e un market share del 17,1%, Apple vende infatti un solo prodotto (anche se in diverse versioni) e per di più molto più costoso rispetto ai dispositivi smart dei suoi due principali rivali (la Mi Band di Xiaomi costa meno di 20 euro ad esempio).

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Certo, le stime di 80 milioni di pezzi fatte all’uscita dell’orologio da qualche analista paiono ora pura utopia, ma considerando che l’Apple Watch è arrivato su molti mercati (Italia compresa) solo a fine giugno e che il secondo trimestre è terminato appunto il 30 giugno, aspettiamo le stime del Q3 per vedere quanto successo l’orologio di Apple avrà riscosso anche nel resto del mondo.

L’unico produttore che può essere messo sullo stesso piano di Apple a livello di dispositivi è Samsung con i suoi smartwatch e la sua smartband Gear Fit. Il colosso coreano ha però fatto segnare un -25% rispetto al secondo trimestre 2014 e ora è in quinta posizione con 600.000 device venduti contro gli 800.000 dello scorso anno. Il suo market share, eroso soprattutto da Apple, è sceso dal 14,3% al 3,3% e meglio di Samsung hanno fatto addirittura i prodotti sportivi di Garmin, al quarto posto in classifica con un +40% su base annua e 700.000 dispositivi venduti.

A rappresentare la fetta più grande del mercato, con 5.7 milioni di pezzi venduti e un market share del 31,5%, sono però tutti gli altri produttori messi insieme, tra cui spiccano LG, Asus, Sony, Polar, Motorola e la marea di realtà cinesi specializzatesi in smartwatch ultraeconomici, il più delle volte copiati spudoratamente dai modelli dei brand più famosi.