Gartner ha presentato oggi un nuovo report incentrato sul mercato in continua crescita della Internet of Things (IoT), stimando che già nel 2016 la presenza a livello globale di 6,5 miliardi di oggetti connessi, con un +30% rispetto al 2015. L’impennata vera si avrà però nel 2018, quando secondo Gartner saranno addirittura 20,8 miliardi gli oggetti smart sparsi per il mondo.

Con simili tassi di crescita anche il valore della IoT è destinato presto a raggiungere cifre esorbitanti. Le stime per il 2016 relative alla Internet of Things parlano infatti di un giro di affari di 235 miliardi di dollari, valore in crescita del 22% rispetto a quest’anno. I servizi coinvolti saranno soprattutto quelli di tipo professionale a cui le aziende si rivolgono per progettare e installare al loro interno sistemi IoT. Sarà invece minore il peso dei servizi collegati alla connettività forniti dai provider di comunicazione e quelli consumer, ma queste due categorie in compenso cresceranno a un ritmo più veloce da qui al 2020.

La spesa in hardware IoT secondo Gartner

La spesa in hardware IoT secondo Gartner

Dal report di Gartner emerge insomma come i servizi siano il vero driver del valore dell’IoT, anche se il mercato nel suo complesso resta dinamico in molti settori. In quanto a volumi sarà il mondo consumer a generare il maggior numero di oggetti connessi, se si esclude il segmento delle connected car; Gartner stima infatti che nel 2016 gli oggetti connessi relativi ad applicazioni consumer saranno 4 miliardi circa, per diventare 13,5 miliardi nel 2020.

A sviluppare la quantità maggiore di business legato all’hardware saranno comunque le applicazioni business, con un giro di affari di 868 miliardi contro i 546 miliardi di dollari derivanti dalle applicazioni consumer. Il rapporto di Gartner si chiude con una distinzione in campo business. Da un lato ci saranno dispositivi utilizzabili in diversi ambiti, mentre dall’altro si assisterà alla nascita di device “verticali” che si espanderanno solo in mercati ben definiti, come ad esempio quello medicale (strumenti per le sale operatorie) e quello dei trasporti.