Universal Music Group (UMG) e Splice, piattaforma per la creazione musicale digitale, hanno annunciato una collaborazione strategica per esplorare e definire la prossima generazione di strumenti di creazione musicale basati sull’intelligenza artificiale.

L’accordo punta a sviluppare strumenti IA commerciali che non sostituiscano l’artista ma ne amplifichino l’espressività. In un contesto in cui l’IA musicale è spesso associata a modelli generativi opachi e a crescenti tensioni sul fronte dei diritti, UMG e Splice scelgono una direzione diversa, costruendo una roadmap tecnologica che integra creatività umana, qualità dei contenuti e rispetto della proprietà intellettuale. Splice, già nota per il suo approccio rispettoso delle licenze e per l’uso di “ingredienti creativi” di alta qualità, rappresenta secondo UMG il terreno ideale per questa sperimentazione congiunta.

Un aspetto centrale della partnership riguarda l’esplorazione di strumenti e strumenti virtuali basati su IA che consentano agli artisti di Universal di portare i propri suoni, timbri e identità sonore all’interno degli ecosistemi di Splice. Questo approccio ribalta la logica impersonale di molti modelli generativi, favorendo invece una personalizzazione profonda e un coinvolgimento diretto degli artisti nello sviluppo dei prodotti.

Universal Splice

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Michael Nash, EVP e Chief Digital Officer di Universal Music Group, ha sottolineato come l’alleanza con Splice rappresenti un punto di equilibrio tra innovazione tecnologica ed etica, con l’obiettivo di tutelare gli interessi della comunità creativa e offrire strumenti avanzati per amplificare l’espressione artistica. Dal canto suo, Kakul Srivastava, CEO di Splice, ha ribadito l’impegno della piattaforma nello sviluppo di soluzioni di IA che garantiscano compensi equi e pieno controllo ai creatori, evidenziando come la collaborazione con UMG rafforzi la fiducia degli artisti nei risultati finali.

Questo percorso collaborativo non nasce dal nulla, visto che già nel giugno 2024 Splice aveva aderito, insieme a UMG e ad altri attori chiave del settore, ai Principles for Music Creation with AI, un insieme di linee guida volte a promuovere un uso responsabile, trasparente e umano-centrico dell’intelligenza artificiale nella musica.

Negli ultimi dodici mesi, inoltre, Splice ha consolidato la propria presenza nei principali ambienti di produzione professionale, integrando workflow avanzati in DAW come Ableton e Pro Tools e ampliando il proprio portafoglio di strumenti IA-native. L’acquisizione di Spitfire Audio ha ulteriormente rafforzato il legame con il mondo della composizione professionale, posizionando Splice come una delle piattaforme più affidabili e autorevoli nella creazione musicale contemporanea.

(Immagine in apertura: Shutterstock)