Un report di OpenAI svela come aziende e lavoratori usano ChatGPT

Negli ultimi due anni e mezzo, ChatGPT è passato da strumento sperimentale per appassionati di IA a piattaforma chiave per milioni di lavoratori in ogni settore e funzione aziendale. Con oltre 700 milioni di utenti attivi settimanali a luglio 2025, l’assistente IA di OpenAI ha infranto i tradizionali paradigmi di adozione della tecnologia enterprise, caratterizzati da costi ingenti, rollout lenti e formazione estesa, permettendo piuttosto a professionisti e team di integrarlo spontaneamente nei flussi operativi quotidiani.
Un nuovo report di OpenAI intreccia analisi su dati aggregati e anonimizzati di utilizzo di ChatGPT e ChatGPT Enterprise con studi indipendenti di istituzioni come Stanford, Pew Research e la Federal Reserve Bank di St. Louis, offrendo uno scenario dettagliato sulle modalità di utilizzo di ChatGPT da parte di aziende e lavoratori.
Dopo il lancio di ChatGPT nel novembre 2022, l’utilizzo consumer ha superato i 100 milioni di utenti settimanali in pochi mesi, evolvendosi rapidamente in utilizzo professionale. Nel 2025, il 28% dei lavoratori statunitensi impiega ChatGPT per attività lavorative rispetto all’8% del 2023 e, tra i laureati post‐laurea, la penetrazione raggiunge il 45%.
Gli utenti business trascorrono ormai quotidianamente ore su ChatGPT e oltre la metà vi accede almeno quattro giorni alla settimana. Questa abitudine è accompagnata da benefici misurabili: più di metà risparmia infatti oltre 3 ore settimanali e la qualità del lavoro cresce in media del 40%.
L’adozione di ChatGPT avviene in modo disomogeneo tra i settori:
- L’Information Technology e servizi professionali guidano con percentuali attorno al 27% e 17% di utenti attivi settimanali rispettivamente, grazie al valore nei compiti di coding e analisi dati
- Il Manifatturiero, con il 10%, utilizza ChatGPT per manutenzione predittiva e ottimizzazione della supply chain
- La Sanità, nonostante l’elevata intensità informativa, procede più cautamente per vincoli normativi, sebbene comincino a emergere applicazioni in documentazione clinica e processi amministrativi
- Emerge invece un ritardo in settori come edilizia, retail e trasporti, caratterizzati da una minore proporzione di knowledge workers
Nei primi 90 giorni di adozione, quattro categorie dominano: scrittura, ricerca, programmazione e analisi. Ingegneri e analisti impiegano ChatGPT per debugging, generazione di unit test e interpretazione di dataset, mentre l’IT utilizza il chatbot come knowledge base per risolvere task e problemi. Reparti come marketing, vendite e comunicazione sfruttano scrittura di copy, brainstorming di campagne, generazione media e sintesi di insight dai dati di mercato, mentre ruoli trasversali come project management e operations integrano anche funzioni di media generation e data analysis, fungendo da collante tra team.
Livello di utilizzo e strumenti avanzati
Sebbene le capacità di base (ricerca, analisi dati, upload file) siano rapidamente diffuse, l’adozione di funzionalità avanzate (modelli di ragionamento, progetti collaborativi e istruzioni personalizzate) rimane concentrata nelle funzioni R&D, analytics e ingegneria. Inoltre, gli utenti “power” possono inviare oltre 200 messaggi al giorno, approfittando di strumenti che automatizzano la scelta di API e modelli per scenari complessi.
Diversamente dal software aziendale tradizionale, ChatGPT è penetrato dal basso, grazie a team e singoli che hanno dimostrato autonomamente il valore aggiunto senza processi di procurement centralizzati. Oggi l’IA non è più solo uno strumento di produttività individuale, ma una piattaforma per interi workflow, con i manager che la usano per analisi strategica, gli sviluppatori per prototipazione e debugging e il customer support per valutare soluzioni complesse.
Il report sottolinea anche come la funzione Memory e l’integrazione di dati strutturati stiano trasformando ChatGPT in interfaccia unificata per la conoscenza aziendale. Con GPT-5, l’intelligenza artificiale ha assunto infine un ruolo di “assistente contestuale” in grado di orchestrare agenti autonomi, approfondire ricerche o supportare decisioni.
(Immagine in apertura: Shutterstock)