OpenAI ha compiuto negli ultimi giorni due mosse strategicamente molto significative che segnano un nuovo passo importante nella sua evoluzione tecnologica e di mercato. Da una parte, ha reso accessibile la funzionalità Progetti di ChatGPT anche agli utenti della versione gratuita, democratizzando così un potente strumento di organizzazione e personalizzazione del lavoro con l’intelligenza artificiale. Dall’altra, ha annunciato l’avvio della produzione autonoma di chip IA proprietari in partnership con Broadcom, segnalando una strategia di completa integrazione verticale e indipendenza dagli attuali fornitori di hardware critici come Nvidia.

Accesso ai Progetti per tutti gli utenti ChatGPT

Fino a poco tempo fa la funzione Progetti di ChatGPT, che consente di creare spazi di lavoro organizzati con raccolte di chat, file di riferimento e istruzioni personalizzate, era un’esclusiva degli utenti a pagamento iscritti ai piani Plus, Pro o Business. Questa funzione potenzia l’esperienza IA trasformandola da semplice chat in un ambiente di lavoro flessibile, con la possibilità di collegare conversazioni, utilizzare memoria condivisa e caricamento di file contestuali.

OpenAI ha aperto l’accesso a Progetti anche agli utenti con account gratuito, consentendo loro di creare un numero illimitato di progetti e di caricare fino a 5 file per progetto, rispetto ai 25 disponibili per gli abbonati Plus e ai 40 per utenti Pro e Business. Sono disponibili opzioni di personalizzazione come icone e colori per facilitare l’identificazione rapida di ciascun progetto, mentre si mantiene la possibilità di attivare una memoria contestuale utile a far sì che l’IA “ricordi” informazioni rilevanti durante le sessioni successive.

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Gli utenti gratuiti manterranno alcune limitazioni nelle risorse, ma potranno comparare progetti e workflow con quelli degli abbonati, utilizzando la piattaforma sia via web, sia tramite app Android, con il rollout prossimamente esteso anche a iOS.

Produzione di chip IA proprietari: autonomia e scalabilità infrastrutturale

Oltre alla novità per Progetti, OpenAI ha annunciato per il 2026 l’inizio della produzione interna in partnership con Broadcom di propri chip per l’intelligenza artificiale. Attualmente, la potenza di calcolo che alimenta modelli come GPT-4 e soprattutto il più recente GPT-5 dipende largamente da GPU Nvidia, ma la crescente domanda e la necessità di sostenere infrastrutture sempre più complesse hanno spinto l’azienda di Sam Altman a investire nello sviluppo di hardware dedicato progettato su misura per i propri carichi di lavoro.

Le indiscrezioni parlano di un ordine verso Broadcom pari a 10 miliardi di dollari, che confermerebbe la portata strategica di questa svolta. OpenAI mira a garantire così una maggiore indipendenza tecnologica, eliminando i rischi di colli di bottiglia nella fornitura di GPU esterne e abbattendo i costi operativi associati. Questi chip non verranno commercializzati, ma saranno utilizzati esclusivamente per il potenziamento della capacità infrastrutturale interna a supporto di servizi come ChatGPT e le API commerciali.

In un contesto competitivo in cui big tech come Google e Amazon hanno già sviluppato hardware IA proprietario (rispettivamente TPU e chip Inferentia/Trainium), OpenAI punta ad affermarsi come un player in grado di controllare verticalmente l’intero ecosistema tra software, modello linguistico, cloud computing e ora anche hardware.