Luna Rossa reinventerà il suo scafo con il machine learning
Sono molte le aziende che, nei più disparati settori, si trovano ad avere a che fare con novità dirompenti – molte delle quali abilitate dall’economia digitale – che stravolgono completamente il loro settore. Nel campo delle competizioni veliche, l’elemento dirompente è l’introduzione nel regolamento della prossima America’s Cup dei “foil”, vere e proprie ali che – applicate agli scafi – trasformano le imbarcazioni da regata in una sorta di idrovolanti a vela, garantendo rendimenti inimmaginabili finora, ma cambiando radicalmente il modo di andare a vela e di progettare una barca.
“La Coppa America rappresenta storicamente il massimo della tecnologia applicata alla vela, ma forse la vela è l’unica cosa rimasta del mondo passato”, afferma Francesco Mongelli, navigatore del team Luna Rossa. Se lo scafo non sta più in acqua e le barche si comportano come aerei, tutti i dati raccolti dai sensori negli ultimi anni per analizzare il comportamenti degli scafi, fare simulazioni e progettare barche sempre più innovative, non servono più.
Per superare i limiti dei data analytics tradizionali il Team Luna Rossa ha lanciato con i partner tecnologici Teorema Engineering e Wärtsilä un progetto basato su machine learning per sviluppare soluzioni da applicare nella realizzazione della barca per partecipare alla prossima Prada Cup e alla Coppa America del 2021.
Teorema e Wärtsilä sono due aziende strettamente legate al mare: la prima nacque vent’anni fa per realizzare il software per gestire il traffico portuale di Trieste; la seconda costruisce motori marini e centrali di generazione facendo un grande uso di sensoristica e software per ottimizzare le prestazioni e fornire servizi d’avanguardia. Le due aziende, entrate in contatto in quel terreno fertile di innovazione che è l’Area Science Park di Trieste, lavoreranno insieme per mettere a punto e istruire – con i dati raccolti nei prossimi anni anche durate le regate preparatorie della Coppa – algoritmi di deep learning che possano assistere i progettisti nell’individuare soluzioni innovative che non siano condizionate da preconcetti e conoscenze pregresse, che in questo nuovo mondo non più valide.
Wärtsilä ha idee avveniristiche per trasformare il mondo dei trasporti marini grazie a tecnologie innovative, inclusa l’intelligenza artificiale.
C’è, da parte del Team Luna Rossa e delle due aziende, la consapevolezza che il machine learning non sia una bacchetta magica, e che sarebbe sbagliato attendersi soluzioni immediatamente applicabili. La responsabilità del progetto resta nelle mani del Design Team. Ed è una responsabilità pesante, perché “nella parte di regata, i velisti hanno un ruolo sì, ma la sfida si gioca prima ancora che la barca venga messa in acqua, e se la giocano gli uomini che progettano e costruiscono la barca con buone idee e buoni materiali”, afferma Mongelli, che prosegue: “Teorema e Wärtsilä possono aiutarci con un nuovo approccio, diverso dal nostro, a scoprire cose che oggi i nostri occhi non sono in grado di vedere”.
“Per intraprendere un percorso di Machine Learning che porti a risultati soddisfacenti, è fondamentale porsi la domanda giusta e quella a cui intendiamo dare risposta è una sola: come e cosa fare per vincere”, dichiara Michele Balbi, Fondatore e Presidente di Teorema, alludendo forse al motto “Nell’America’s Cup non esiste il secondo classificato”, che accompagna la competizione.
“Crediamo fermamente nell’open innovation e nell’idea co-creation e abbiamo coinvolto Teorema vista la perfetta sintonia nel condividere idee e visioni per l’evoluzione e lo sviluppo delle smart technologies. Tale collaborazione consentirà inoltre di rafforzare le competenze di machine learning ed è parte della più ampia strategia che vede la nostra azienda impegnata in tutto il mondo nella creazione di uno Smart Marine Ecosystem”, afferma Guido Barbazza, Presidente e CEO di Wärtsilä Italia.
E dopo i “foil” quale altra innovazione ci riserveranno le future edizioni dell’America’s Cup? Difficile dirlo, con sette anni ancora davanti, ma intanto per la prossima edizione il regolamento vieterà espressamente l’utilizzo di robot a bordo. Se gli organizzatori hanno ritenuto di dover inserire questa norma, evidentemente quella preoccupazione ha un fondamento.