Con la continua e inarrestabile crescita dell’IA (soprattutto quella generativa), diversi settori, organizzazioni e aziende stanno chiedendo con sempre maggior insistenza normative più severe e una più efficace trasparenza sullo sviluppo e l’utilizzo di questa tecnologia. Meta e IBM sono ora alleate in questa causa e si sono unite a più di 50 altre organizzazioni come parte di una comunità internazionale di sviluppatori, ricercatori e utilizzatori di tecnologia, con lo scopo di spingere a promuovere un’IA aperta e responsabile.

“Crediamo che sia meglio quando l’IA viene sviluppata in modo aperto: più persone possono accedere ai benefici, creare prodotti innovativi e lavorare sulla sicurezza” ha dichiarato Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta. “AI Alliance riunisce ricercatori, sviluppatori e aziende per condividere strumenti e conoscenze che possono aiutare tutti noi a fare progressi, indipendentemente dal fatto che i modelli siano condivisi apertamente o meno”.

AI Alliance si presenta come una piattaforma collaborativa guidata da principi di innovazione aperta, pratica etica e inclusione globale. Il suo obiettivo è quello di creare gruppi di lavoro guidati dai membri, composti da esperti di vari settori, incentrati su argomenti legati all’IA come la sicurezza, il bene sociale, la governance e la tecnologia aperta. “AI Alliance è un’altra pietra miliare nella fornitura di software, dati e altre risorse condivisibili apertamente, essenziali per lo sviluppo di un’IA trasparente, avanzata e affidabile” ha dichiarato Jim Zemlin, direttore esecutivo della Linux Foundation.

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I piani di AI Alliance, che comprende anche altri nomi di primissimo piano come AMD, Intel, Red Hat, Hugging Face, Oracle, Dell, NASA, Yale University, Cleveland Clinic e Harvard University, includono il potenziamento dell’ecosistema dell’IA per affrontare questioni globali come il cambiamento climatico e sociali come l’istruzione, oltre a educare il pubblico e i politici sui rischi e i benefici dell’IA.

Sorprende però che nella AI Alliance manchino (almeno per ora) big come Google, Microsoft e OpenAI, proprio i tre maggiori protagonisti dello sviluppo dell’IA generativa a livello mondiale. Queste tre aziende tech hanno già espresso diversi obiettivi per lo sviluppo di un’IA responsabile e i loro sforzi per raggiungerli, ma c’è almeno una differenza significativa tra questi due piani di azione. AI Alliance si concentra infatti sullo sviluppo dell’IA open-source, mentre Microsoft, Google e OpenAI sostengono l’uso di modelli di IA closed-source.

“L’innovazione aperta è essenziale per garantire un accesso equo all’IA e per radicare questa tecnologia in principi che aderiscono ai più rigorosi standard di diversità, fiducia e ingegno” ha dichiarato Kevin Murphy, Chief Science Data Officer della NASA. “Siamo entusiasti di iniziative come l’AI Alliance per continuare a dare vita a una comunità globale di scienziati, ricercatori e professionisti impegnati nella realizzazione di tecnologie di IA responsabili e affidabili”.