La strategia AI dell’EU drizza le “Antennas”, 13 punti di accesso locali per le AI Factories

Con l’iniziativa delle AI Factory Antennas, l’Unione Europea compie un passo decisivo verso la costruzione di un’infrastruttura di intelligenza artificiale realmente sovrana, distribuita e competitiva su scala globale.
Le Antennas sono nodi nazionali interconnessi con le AI Factories esistenti nell’ambito del programma EuroHPC, concepiti per espandere l’accesso a risorse di supercalcolo ottimizzate per l’AI e accelerare l’adozione di soluzioni intelligenti nei principali settori strategici europei. Il finanziamento iniziale complessivo di circa 55 milioni di euro rappresenta un investimento non solo tecnologico ma anche geopolitico, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da infrastrutture extraeuropee e stimolare la competitività industriale del continente.
Ogni Antenna funge da estensione di una o più AI Factories, creando punti di accesso distribuiti sul territorio europeo che rispondono alle esigenze specifiche dei diversi ecosistemi nazionali. Questo modello decentrato consente di portare la potenza del supercalcolo AI anche alle PMI, alle startup, agli enti pubblici e ai centri di ricerca che finora non avevano la capacità di accedere a infrastrutture di tale livello. Le Antennas forniranno risorse computazionali locali per test, addestramento e validazione di modelli, oltre a servizi avanzati per lo sviluppo di applicazioni in settori chiave come sanità, energia, difesa, sostenibilità, manifattura intelligente e cultura digitale.
L’obiettivo strategico è sia rafforzare l’autonomia digitale europea, sia creare un mercato interno dell’IA basato su standard comuni, interoperabilità e infrastrutture condivise. Questo approccio coordinato permette di evitare frammentazioni normative e tecnologiche, facilitando l’adozione dell’AI in tutte le fasi della catena del valore, dalla ricerca all’industrializzazione. Le Antennas fungono così da catalizzatori per l’innovazione, offrendo accesso a dati qualificati, ambienti sicuri per la sperimentazione e programmi di formazione per sviluppare competenze avanzate.
In Belgio, l’Antenna BE-AIFA è progettata per sostenere l’intero ecosistema industriale e accademico, con particolare attenzione alla difesa, alla biotecnologia, all’aerospazio e alla digitalizzazione dei servizi pubblici. Collegata alle AI Factories finlandesi e tedesche, questa struttura mira a creare uno dei più avanzati hub AI del continente, con infrastrutture orientate al calcolo ad alte prestazioni e alla gestione dei dati sensibili in ambienti sicuri.
A Cipro, Pharos-CY rappresenta un nodo strategico per l’Europa mediterranea, interconnesso alla AI Factory greca Pharos e al supercomputer DAEDALUS. Il focus è sulla sostenibilità ambientale, sulla salute e sulla valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico, settori prioritari per un’adozione etica e locale dell’AI.
In Ungheria, HunAIFA si propone come sportello unico nazionale per l’AI accelerata da HPC, offrendo integrazione tra cloud nazionale e risorse di supercalcolo europee. Il suo obiettivo è favorire la digitalizzazione di settori critici come energia e agricoltura attraverso piattaforme modulari e scalabili.
L’Islanda, con AIFA-ICE, punta a rafforzare la propria sovranità digitale attraverso lo sviluppo di modelli linguistici nazionali, fondamentali per preservare l’identità culturale nel contesto dell’IA generativa. Questa Antenna permetterà al Paese di sfruttare la potenza del supercomputer LUMI, portando benefici concreti a imprese e amministrazioni pubbliche.
In Irlanda, l’AIF IRL-Antenna sarà il perno dell’ecosistema nazionale dell’AI, offrendo accesso democratizzato a infrastrutture computazionali avanzate e ambienti di sperimentazione sicuri. Questo nodo diventerà un acceleratore per startup e PMI, fornendo strumenti pronti all’uso, dataset qualificati e percorsi formativi per tutti i livelli di competenza.
Le Antenne in Lettonia e Malta rappresentano esempi di come l’AI venga utilizzata per trasformare economie emergenti in hub digitali competitivi. La prima mira alla creazione di un’infrastruttura modulare per ricerca e industria, mentre CALYPSO a Malta fornirà supporto specialistico per i settori finanziario e sanitario, rafforzando la cooperazione transfrontaliera con la Grecia.
Moldova e Macedonia del Nord utilizzano l’iniziativa per connettersi all’ecosistema europeo dell’AI, trasformando la geografia digitale del continente e ampliando l’area di influenza tecnologica dell’UE. In questi Paesi, l’obiettivo è creare sovranità digitale e garantire che le soluzioni AI rispecchino le priorità nazionali, dalla sicurezza alimentare all’efficienza amministrativa.
Le Antenne di Serbia, Slovacchia e Svizzera dimostrano inoltre l’ampiezza del progetto. In Serbia, l’IA diventa strumento per lo sviluppo agricolo e sanitario, in Slovacchia è leva per la collaborazione scientifica internazionale, mentre la Svizzera con il progetto HEARTS vede nell’AI un motore per la previsione meteorologica, la gestione del rischio e l’analisi di dati sensibili.
Infine, il Regno Unito, pur non essendo più parte dell’UE, rimane integrato nella rete EuroHPC con l’Antenna UKAIFA, confermando la rilevanza strategica del progetto. L’attenzione è rivolta alla crescita economica tramite AI applicata a sanità, fintech, energia e robotica avanzata, dimostrando che la cooperazione scientifica può trascendere le frontiere politiche.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

