ServiceNow ha presentato la nuova release Zurich, un aggiornamento che segna un passo decisivo verso la diffusione di sistemi AI sicuri, scalabili e realmente trasformativi per le aziende. Le novità spaziano dallo sviluppo rapido di agenti AI, a funzionalità di sicurezza di livello enterprise, fino a workflow riprogettati per integrare al meglio automazione e collaborazione umana.

Al centro dell’aggiornamento spiccano strumenti intelligenti di sviluppo che consentono la codifica in linguaggio naturale, riducendo le barriere alla creazione di applicazioni e trasformando i dipendenti in sviluppatori e creator in modo semplice e veloce. Grazie al nuovo Build Agent, infatti, è sufficiente descrivere in linguaggio naturale ciò che si desidera ottenere e la piattaforma traduce l’idea in un’applicazione completa, con progettazione, logica, integrazioni, test e conformità già integrati. Un esempio: con un semplice comando come “Crea un’app di onboarding che assegni attività a Risorse Umane, IT e Facilities”, l’AI genera automaticamente il flusso di lavoro.

Parallelamente, ServiceNow introduce la sandbox per sviluppatori, che offre ambienti isolati e collaborativi per creare, testare e distribuire nuove applicazioni senza conflitti. Questo accelera i cicli di sviluppo, riduce le rilavorazioni e consente di mantenere elevati standard di qualità, dando vita a un processo agile e scalabile. Uno dei punti chiave della release Zurich riguarda la sicurezza. L’adozione di workflow autonomi basati sull’AI agentica porta enormi vantaggi, ma apre anche nuove sfide: come proteggere i dati sensibili e garantire l’affidabilità delle integrazioni?

Zurich ServiceNow

Per rispondere a questa esigenza, Zurich introduce la Vault Console, che permette di identificare, classificare e proteggere in modo nativo i dati sensibili all’interno dei workflow. Questa funzionalità consente agli amministratori di applicare policy mirate, monitorare la conformità e ricevere suggerimenti per rafforzare la protezione, tutto da un’unica interfaccia semplificata.

A completare il quadro c’è la Machine Identity Console, che gestisce in modo centralizzato le identità macchina legate a bot e API. Ogni connessione diventa così tracciabile e controllabile, riducendo i rischi legati ad autenticazioni deboli o obsolete. Se ad esempio un’integrazione utilizza un metodo non sicuro o inattivo da tempo, la piattaforma lo rileva e fornisce indicazioni per la correzione.

Queste soluzioni si inseriscono nella cornice della AI Control Tower introdotta da ServiceNow nel 2025, che offre governance end-to-end e visibilità completa sul ciclo di vita di agenti, modelli e workflow AI. L’obiettivo è permettere alle aziende di scalare l’AI con innovazione, ma senza compromettere sicurezza e conformità.

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Un’altra innovazione fondamentale della release Zurich è rappresentata dai workflow autonomi, che trasformano i dati in azioni concrete grazie ai playbook agentici. I playbook tradizionali definiscono sequenze di attività automatizzate basate su regole aziendali, mentre quelli agentici incorporano l’intelligenza artificiale, riducendo lo sforzo manuale e aumentando l’efficienza. Ad esempio, in caso di sospetta frode su una carta di credito, l’AI può verificare l’identità del cliente, bloccare la carta, emetterne una nuova e notificare l’utente, lasciando all’intervento umano solo i casi più complessi. Il risultato è un processo governato, rapido e affidabile, che libera risorse preziose per compiti a maggior valore.

Zurich integra inoltre in modo nativo Process Mining e Task Mining, permettendo alle aziende di comprendere in profondità come viene svolto il lavoro, identificare colli di bottiglia e individuare i punti in cui l’AI può produrre il massimo impatto. L’intelligenza di processo diventa così parte integrante della piattaforma, consentendo di passare in modo immediato dalle informazioni all’azione.

Secondo Gartner, entro il 2029 oltre il 60% delle aziende utilizzerà piattaforme per lo sviluppo di agenti AI in grado di automatizzare workflow complessi. ServiceNow si colloca esattamente in questa traiettoria, fornendo un’infrastruttura che non solo semplifica la creazione di agenti intelligenti, ma li rende sicuri, scalabili e integrati nei processi reali delle organizzazioni.