Workday ha pubblicato una recente indagine in cui si esamina come l’Intelligenza Artificiale (IA) e il Machine Learning (ML) influenzeranno il futuro del mondo del lavoro. Lo studio Preparing to Power Up: EMEA Leads the Way to an AI-Driven Future, basato sulle risposte di 2.355 dirigenti d’azienda di alto livello, rivela che gli imprenditori hanno chiara consapevolezza dei vantaggi che IA e ML porterebbero alle proprie aziende, nonostante vi sia una divergenza di opinioni in merito a queste tecnologie all’interno dei consigli di amministrazione. Lo studio evidenzia inoltre come gli archivi di dati e la burocrazia rappresentino i maggiori ostacoli all’adozione.

Di seguito riportiamo le conclusioni principali relative all’area EMEA.

Ottimismo e l’elevata propensione all’investimento

Il 48% dei dirigenti d’azienda in Italia accoglie con favore le opportunità offerte dall’IA e il Machine Learning per le proprie aziende, rispetto al 50% nelle Americhe e al 46% nell’area APJ. L’Austria (62%) e il Regno Unito (60%) sono i paesi in cui si fa uso con maggiore entusiasmo di IA e ML, mentre Norvegia (40%), Danimarca (44%) e Germania (45%) sono i meno entusiasti. Inoltre, il 44% delle aziende dell’area EMEA ha apportato modifiche per garantire che le loro attività siano sufficientemente agili da consentire la riallocazione delle risorse in modo rapido e su scala.

L’indagine suggerisce inoltre che i dirigenti d’azienda dell’area EMEA sono generalmente più fiduciosi nei confronti di IA e ML. Dopo l’introduzione del GDPR, l’UE sta proponendo un nuovo quadro giuridico per l’Intelligenza Artificiale con l’AI Act. L’obiettivo è rafforzare la governance sulla qualità dei dati, la trasparenza e l’attività di supervisione svolta dall’uomo, incoraggiando una maggiore fiducia nella tecnologia.

L’entusiasmo per IA e ML tra i dirigenti d’azienda dell’area EMEA, sostenuto dai progressi normativi, sta inoltre contribuendo ad aumentare la propensione agli investimenti. Le aziende del Nord Europa sono in testa agli investimenti in queste tecnologie, mentre quelle dell’Europa meridionale hanno un approccio più conservativo.

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Le opinioni sull’adozione di IA e ML da parte dei consigli di amministrazione sono diverse

Malgrado l’entusiasmo sia elevato, i diversi uffici hanno opinioni differenti su IA e ML, nonché sull’implementazione di queste tecnologie. I CEO le sostengono entrambe, con un significativo 53% dei CEO dell’area EMEA che si dice entusiasta di utilizzare queste tecnologie nelle proprie aziende. Tuttavia, c’è preoccupazione per i potenziali errori in cui IA e ML potrebbero incorrere.

Il Finance è in testa nell’implementazione. I team finanziari sono infatti a uno stadio più avanzato nell’implementazione di queste tecnologie nel loro lavoro quotidiano: il 19% dei CFO ha dichiarato che i propri team stanno implementando l’intelligenza artificiale e sono in fase avanzata, a un livello quasi triplo rispetto ai team finanziari delle Americhe (7%). I responsabili finanziari dell’area EMEA utilizzano IA/ML per migliorare le previsioni, le decisioni di bilancio e la pianificazione degli scenari, oltre che per supportare la pianificazione strategica tra i diversi rami di attività.

L’HR è invece in ritardo nell’adozione; le risorse umane mostrano infatti i tassi di adozione di IA più bassi, con il 44% dei leader HR dell’area EMEA entusiasti del potenziale, ma con il 49% che non ha ancora iniziato ad adottare queste tecnologie all’interno dei propri team. I leader IT sono i più propensi (51%) ad affermare che IA e ML renderanno più facile per l’IT supportare altri team aziendali o consentire loro di fornire un maggiore valore strategico. Ciò indica che nei team IT dell’area EMEA si sta verificando un cambiamento culturale positivo nei riguardi di queste tecnologie.

Gli archivi di dati e la burocrazia frenano le aziende

Oltre ai diversi tassi di adozione, lo sviluppo di IA e ML in EMEA è influenzato anche da altre problematiche. Lo studio evidenzia come la gestione dei dati e l’eccessiva burocrazia rappresentino degli ostacoli per i dirigenti aziendali nell’abbracciare e adottare appieno le due tecnologie. Il 60%[2] delle aziende di area EMEA afferma che i propri dati sono isolati, il che rende arduo l’accesso a informazioni che possano essere utilizzate in tempo reale. Inoltre, solo il 22% delle aziende ha compiuto progressi consistenti nell’eliminazione di alcuni passaggi burocratici che rallentano il processo decisionale.

Per molte organizzazioni un maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale e del machine learning richiede un cambiamento culturale significativo, ma perché ciò avvenga è necessario che il management di alto livello sia d’accordo. Ciononostante, secondo la ricerca il 42% dei dirigenti in Italia ritiene che i dirigenti delle loro aziende non siano ancora consapevoli del ruolo fondamentale che svolgeranno queste tecnologie.