Lo Stanford Institute for Human-Centered Artificial Intelligence ha pubblicato il nuovo AI Index aggiornato a quest’anno, un report sullo stato dell’industria dell’intelligenza artificiale che, nell’edizione 2024, evidenzia come lo sviluppo dell’IA stia procedendo a un ritmo vertiginoso, con modelli sempre più potenti e sofisticati rilasciati ogni mese. Tuttavia, nonostante questo sviluppo accelerato, l’industria ha fatto pochi progressi nell’affrontare le preoccupazioni legate alla spiegabilità dell’IA e alla crescente apprensione sull’impatto di questa tecnologia sulla vita delle persone.

Lo studio ha rilevato che il numero di nuovi grandi modelli linguistici (LLM) che alimentano l’IA generativa è raddoppiato nel 2023 rispetto all’anno precedente. I modelli più avanzati come Gemini Ultra di Google e GPT-4 di OpenAI hanno raggiunto prestazioni paragonabili a quelle umane in molti compiti, superando gli umani in aree come la classificazione delle immagini, il ragionamento visivo e la comprensione dell’inglese, pur fallendo in altri compiti più complessi in cui l’intelligenza umana (almeno per ora) riesce ancora ad avere la meglio.

Tuttavia, questi miglioramenti delle prestazioni hanno un costo elevato. Le stime del rapporto mostrano infatti che i costi di addestramento per i modelli IA all’avanguardia hanno raggiunto livelli senza precedenti, con Gemini Ultra che avrebbe consumato risorse di calcolo per un valore di 191 milioni di dollari e GPT-4 che ha richiesto un investimento di circa 78 milioni di dollari per essere sviluppato.

Il numero di LLM è raddoppiato in un anno e molti hanno prestazioni simili all’uomo in alcuni campi, ma costano decine di milioni in sviluppo e addestramento, e le persone sono più preoccupate che entusiaste

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Nonostante i costi elevati, gli investitori sono stati però felici di finanziarli e mentre gli investimenti privati globali nell’IA sono diminuiti per il secondo anno consecutivo, gli investimenti nell’IA generativa sono cresciuti in modo esponenziale, con aziende come OpenAI, Anthropic, Hugging Face e AI21 Labs che nel 2023 hanno raccolto oltre 25,2 miliardi di dollari, più di otto volte quanto l’industria aveva raccolto l’anno precedente.

Simili cifre sono alimentate dalla domanda delle aziende, poiché numerosi studi hanno evidenziato come l’IA possa migliorare drasticamente la produttività dei lavoratori, senza contare che l’intelligenza artificiale sta anche accelerando il progresso scientifico in molte aree, con applicazioni scientifiche più potenti e avanzate che mai. Tuttavia, nonostante i progressi, l’IA affronta ancora problemi significativi riguardo alla sua capacità di gestire i fatti in modo affidabile, eseguire ragionamenti complessi e spiegare le conclusioni a cui giunge. Proprio la mancanza di valutazioni robuste e standardizzate per la responsabilità degli LLM rappresenta una delle sfide principali che l’industria dell’intelligenza artificiale si trova ancora oggi ad affrontare.

Inoltre, man mano che più persone diventano consapevoli delle capacità dell’IA, rispondono con crescente apprensione. Uno studio dell’Ipsos Group ha rilevato che il 66% degli intervistati è convinto che l’IA influenzerà “drasticamente” la loro vita nei prossimi tre-cinque anni, in aumento rispetto al 60% dell’anno precedente, mentre uno studio del Pew Research Center ha evidenziato che il 52% degli americani è più preoccupato che entusiasta per l’ascesa dell’IA, percentuale in netto aumento rispetto al 38% del 2022.