Gemini si potrà usare anche offline (air gapped) sulla Google Distributed Cloud

All’inizio di quest’anno, Google aveva annunciato l’intenzione di portare Gemini negli ambienti on-premises grazie a Google Distributed Cloud (GDC). Oggi quell’impegno si concretizza. Gemini su GDC è ufficialmente disponibile per i clienti, segnando un passaggio chiave per le organizzazioni che vogliono sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale senza rinunciare al pieno controllo dei dati.
Per molto tempo imprese e governi con i requisiti più stringenti in materia di sicurezza informatica e sovranità dei dati si sono trovati davanti a un bivio: adottare soluzioni IA moderne oppure proteggere i propri asset informativi. Con il lancio di Gemini su GDC, questo compromesso non è più necessario. La piattaforma è disponibile sia nella versione air-gapped (completamente isolata da internet per i contesti più sensibili), sia nella variante connected, ora in versione preview, che permette un’integrazione più ampia con i servizi cloud.
Tra i primi a sperimentare Gemini su GDC ci sono il Centre for Strategic Infocomm Technologies (CSIT) e la Government Technology Agency di Singapore, oltre alla Home Team Science and Technology Agency (HTX), al colosso giapponese KDDI e al provider africano Liquid C2. Questi attori vedono nell’iniziativa un’opportunità per unire le potenzialità dell’IA generativa con un’infrastruttura sicura e localizzata.
Portare l’IA generativa on-premises non significa soltanto fornire un modello, ma offrire un’intera piattaforma scalabile e sicura. GDC combina infrastruttura IA di ultima generazione e modelli avanzati come Gemini 2.5 Flash e Pro, insieme a un ecosistema completo che include:
- Servizi Vertex AI con modelli task-specifici (traduzione, OCR, speech-to-text, embeddings)
- Supporto ai modelli open source, come la famiglia Gemma, oltre a workload personalizzati sviluppati dalle aziende
- Agenti preconfigurati come Agentspace search (attualmente in preview), che consente di effettuare ricerche unificate sui dati on-premises
Il tutto si basa su VM gestite (A3 e A4) e cluster Kubernetes che permettono una gestione flessibile delle applicazioni AI.
Prestazioni e sicurezza al centro
L’infrastruttura di GDC sfrutta i più recenti acceleratori GPU NVIDIA, dalle Hopper alle nuove Blackwell, per garantire performance elevate e inferenza rapida. I clienti possono contare su un endpoint Gemini gestito direttamente nei propri data center, con aggiornamenti automatici e un sistema di bilanciamento che assicura disponibilità e scalabilità senza interventi manuali.
Sul fronte sicurezza, GDC integra audit logging e controlli di accesso dettagliati, offrendo piena trasparenza sul traffico dati. La piattaforma è inoltre progettata per rispettare i requisiti di conformità più stringenti, grazie al supporto per la Confidential Computing sia lato CPU (con Intel TDX), sia lato GPU (con le tecnologie NVIDIA). In questo modo, i dati sensibili vengono protetti da possibili manomissioni o esfiltrazioni, requisito fondamentale in ambito governativo, finanziario e sanitario.
Un altro punto di forza è la capacità di adattarsi alle esigenze delle diverse strategie aziendali. Le organizzazioni possono scegliere di utilizzare i modelli proprietari di Google, quelli open source o sviluppare soluzioni custom, sempre all’interno di un’infrastruttura sicura e con strumenti di gestione integrati. Questo approccio ibrido consente di accelerare la sperimentazione e allo stesso tempo mantenere il controllo completo sull’ambiente operativo.