La società di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI, ha annunciato il rilascio della versione beta del suo chatbot IA chiamato Grok. Grok è stato progettato per essere un concorrente di ChatGPT e Musk ha sottolineato che il chatbot è stato progettato per essere più sarcastico rispetto a tutti gli altri strumenti simili. 

Grok, che sarà disponibile sia all’interno di X, sia come app standalone, si basa sulla tecnologia LLM (Large Language Model), proprio come ChatGPT. Ciò significa che viene addestrato sulla base di milioni di articoli e post sul web, in modo da poter generare (si spera) risposte accurate per i suoi utenti. Si parla di capacità molto vicine a quelle di Llama 2 di Meta (70 miliardi di parametri) e, secondo i benchmark pubblicati da xAi, Grok-1 sorpassa il più noto GPT-3.5 di OpenAI ed è inferiore solo da modelli come GPT-4 creati con una quantità di dati di addestramento e risorse di calcolo significativamente maggiori.

Stando a xAI, il sarcasmo di Grok è ispirato al romanzo cult Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, ma in realtà questo termine è stato inventato da Robert A. Heinlein nel suo romanzo Stranger in a Strange Land del 1961 ed era una parola marziana che, secondo i più, indicava che una persona aveva una profonda intuizione o empatia nei confronti di qualcosa.

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Ma esattamente in che modo Grok è diverso da ChatGPT? xAI dice che Grok “risponderà alle domande con un po’ di spirito e ha una vena ribelle” e quindi avverte le persone che “odiano l’umorismo” di non usarlo. xAI sottolinea anche che Grok “risponderà alle domande piccanti che vengono rifiutate dalla maggior parte degli altri sistemi di IA generativa”, specificando inoltre che il suo corpus (il materiale di addestramento del chatbot) contiene anche “la conoscenza in tempo reale del mondo attraverso la piattaforma X”. Visto però che l’ex Twitter è sempre più inondato di disinformazione e di discorsi che incitano all’odio, non è irragionevole preoccuparsi già ora del tipo di risposte che Grok fornirà agli utenti.

Se volete testare Grok in versione beta, dovrete iscriverti a una lista d’attesa, ma per ora sono ammessi solo gli utenti paganti abbonati al piano X Premium.