Con Userbot 3.0, gli agenti AI aziendali collaborano in modo sicuro e conforme

Con il lancio della versione 3.0 della sua piattaforma, Userbot (realtà italiana del gruppo smeup specializzata in IA generativa) propone un modello in cui l’assistente virtuale tradizionale lascia spazio a una vera squadra di agenti AI che entrano nel cuore dei processi aziendali e agiscono in autonomia. È un cambio di paradigma pensato per le imprese che vogliono passare dall’automazione delle risposte all’orchestrazione dell’intelligenza, ponendo l’IA generativa al centro delle attività operative in modo sicuro, scalabile e misurabile.
Il contesto in cui arriva Userbot 3.0 è caratterizzato da un entusiasmo diffuso verso l’intelligenza artificiale, spesso però disallineato rispetto alle difficoltà reali che le imprese incontrano nell’implementarla in produzione. Governance, sicurezza, integrazione con i sistemi esistenti e continuità operativa rappresentano gli ostacoli principali e, sebbene molte soluzioni AI promettano efficienza e rapidità, poche sono in grado di inserirsi concretamente nei workflow aziendali, di dialogare con ERP e CRM o di rispettare i rigorosi requisiti di conformità, soprattutto in un contesto normativo come quello europeo.
Userbot affronta queste fragilità alla radice, rendendo tracciabili e spiegabili le decisioni prese dagli agenti e offrendo un livello di osservabilità che permette alle imprese di comprendere realmente il processo cognitivo dell’IA. L’integrazione diretta con i sistemi IT consente agli agenti di operare con continuità nei processi aziendali, aggiornando record, modificando ordini o interagendo con i flussi di ticketing.
La piattaforma è progettata secondo i principi del GDPR by design e mette in campo meccanismi che garantiscono la trasparenza e la protezione dei dati sensibili. A completare il quadro, c’è un’architettura SaaS sostenuta da ridondanza infrastrutturale e aggiornamenti continui, con l’obiettivo di preservare la continuità operativa e ridurre il rischio di interruzioni.
L’aspetto più innovativo della nuova release di Userbot è però la possibilità di costruire un vero team di agenti autonomi, ciascuno con un ruolo preciso, un’identità operativa e una capacità decisionale propria. Il processo di costruzione di questo team inizia dalla connessione ai dati aziendali, che rappresentano l’unica fonte informativa a cui l’agente può attingere. È un approccio che punta a eliminare il rischio di allucinazioni e garantisce risposte coerenti, accurate e specifiche per l’impresa che adotta la tecnologia.
Una volta definiti i dati, si passa alla creazione della personalità operativa di ciascun agente. Tono di voce, livello di creatività, margini d’azione e priorità vengono configurati per allineare i comportamenti dell’IA alle esigenze dell’azienda e al ruolo che dovrà ricoprire. Con l’Agent Builder visuale, è possibile orchestrare la collaborazione tra i vari agenti, stabilendo come devono scambiarsi informazioni, quali decisioni devono prendere e quali flussi devono governare.
A questa fase segue l’integrazione diretta con ERP, CRM e piattaforme di ticketing, momento in cui la squadra di agenti inizia a lavorare attivamente nei processi aziendali. Le azioni possibili includono attività concrete come la creazione di record, l’aggiornamento di ordini o l’invio di notifiche automatiche ai reparti coinvolti.
Tutto ciò avviene sotto una supervisione continua resa possibile da una dashboard dedicata, che consente di monitorare prestazioni, decisioni e interazioni, offrendo una visibilità completa sul comportamento degli agenti e sulla logica con cui raggiungono le conclusioni operative. Le tipologie di agenti disponibili sono molteplici e coprono funzionalità eterogenee. Ci sono agenti che si occupano di smistare le richieste e indirizzarle all’interlocutore appropriato, altri che valutano condizioni logiche complesse, altri ancora in grado di scrivere ed eseguire codice Python in tempo reale e componenti specializzati nell’interpretazione di immagini, screenshot o documenti.
Secondo Antonio Giarrusso, Head of AI di smeup, con questa nuova versione si inaugura un’era che va oltre il concetto di chatbot tradizionale. “Le aziende possono ora contare su intelligenze digitali che comprendono, generano contenuti e sono in grado di agire in modo autonomo nei sistemi aziendali con livelli elevati di sicurezza e trasparenza, offrendo un modello scalabile per valorizzare tutto il potenziale dell’IA generativa“, ha commentato Giarrusso.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

