Anthropic ha annunciato l’introduzione della nuova funzione memory all’interno di Claude pensata per rendere più fluide e produttive le attività professionali. L’idea alla base è eliminare la necessità di ripetere continuamente informazioni e contesto nelle conversazioni con l’assistente, lasciando che sia l’intelligenza artificiale a ricordare processi, progetti e preferenze. In questo modo si riducono gli attriti comunicativi e si velocizzano i flussi di lavoro, soprattutto in ambienti complessi dove diversi team gestiscono contemporaneamente attività parallele.

Memory è un’opzione totalmente personalizzabile e sotto il pieno controllo dell’utente e Anthropic ha previsto anche una modalità Incognito chat, utile per tutte quelle conversazioni che non devono lasciare traccia o che non si desidera collegare al resto della cronologia.

Una memoria costruita per il lavoro

A differenza di un semplice archivio di conversazioni, la funzione memory è stata progettata per adattarsi ai contesti professionali. Claude può infatti ricordare i processi interni di un team, le esigenze specifiche dei clienti, i dettagli di progetto e le priorità in corso. In questo modo, il reparto vendite può mantenere un quadro costante dei rapporti con i clienti, i product manager non perdono di vista le specifiche tra uno sprint e l’altro e i dirigenti riescono a monitorare le iniziative strategiche senza dover continuamente ricostruire il contesto.

Un aspetto importante è la gestione per progetti. Claude crea infatti memorie distinte a seconda dell’attività, garantendo che la pianificazione di un lancio di prodotto non si confonda con la gestione delle relazioni con i clienti o con le operazioni quotidiane. Questa separazione aiuta a gestire iniziative complesse senza rischiare di mescolare informazioni riservate o non pertinenti, fornendo una sorta di barriera di sicurezza per le conversazioni sensibili.

Claude team

Gli utenti hanno inoltre a disposizione un riepilogo delle memorie, che mostra in modo trasparente ciò che Claude ha appreso e che può essere modificato o aggiornato in qualsiasi momento. In base alle indicazioni fornite, l’assistente aggiusta il proprio focus, dando maggiore peso agli elementi rilevanti ed escludendo quelli superflui.

 

Incognito chat: quando serve un foglio bianco

Non sempre, però, è opportuno che un’IA ricordi i contenuti di una conversazione. Per questo è stata introdotta la modalità Incognito chat, che permette di avviare sessioni senza collegamento alla memoria e senza che queste vengano salvate nella cronologia. La funzione si rivela utile per sessioni di brainstorming delicato, discussioni strategiche riservate o semplicemente per chi desidera un’interazione priva di riferimenti a chat precedenti.

Nelle chat in incognito la memoria standard rimane intatta e lo stesso vale per la cronologia delle conversazioni abituali. Per gli utenti di piani Team ed Enterprise continuano ad applicarsi le normali impostazioni di conservazione dei dati, garantendo così coerenza con le policy già adottate.

Disponibilità e gestione per le aziende

La nuova funzione memory è in fase di rilascio a partire dagli utenti dei piani Team ed Enterprise. Gli amministratori delle organizzazioni possono in ogni momento decidere di disattivare la funzione, mantenendo il pieno controllo sull’adozione. Al contrario, la modalità incognito è disponibile per tutti gli utenti Claude, indipendentemente dal tipo di abbonamento.

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Anthropic ha sottolineato come l’introduzione di memory sia accompagnata da nuove considerazioni di sicurezza, proprio perché si tratta di una funzionalità che tocca la gestione di dati sensibili. Per questo motivo, l’azienda ha scelto un approccio graduale e controllato, con l’obiettivo di testare e valutare attentamente le modalità d’uso prima di estendere ulteriormente la disponibilità.

Per provare la nuova funzione, basta attivarla dalle impostazioni dell’app Claude. In fase di configurazione iniziale, è possibile chiedere all’assistente di generare una memoria partendo dalle chat già esistenti. Una volta attiva, la funzione consente di rivolgere domande come “a cosa stavamo lavorando la scorsa settimana?”, ottenendo risposte basate sul contesto accumulato.

Claude offre anche la possibilità di importare memorie da altri strumenti di intelligenza artificiale o di esportare quelle interne, per scopi di backup o migrazione. In questo modo, gli utenti non sono vincolati all’interno dell’ecosistema, ma mantengono la libertà di gestire i propri dati come meglio credono.