La novità introdotta nelle scorse ore dalla beta della funzione che collega Claude a Claude Code all’interno di Slack permette di convertire una discussione in un’azione tecnica in pochi istanti e senza perdere i dettagli rilevanti.

Quando una conversazione richiede un intervento di programmazione (investigare un bug, applicare una rapida correzione o implementare una piccola feature emersa dal team), basta chiamare @Claude in Slack. Il sistema analizza il contenuto del messaggio e, se interpreta correttamente il task come attività di sviluppo, apre automaticamente una sessione su Claude Code. Il passaggio dal dialogo all’ambiente di sviluppo avviene così in forma nativa, senza dover copiare e incollare frammenti di testo o ricreare manualmente il contesto sul web.

Dal punto di vista operativo, questo flusso riduce il tempo che intercorre tra la segnalazione del problema e l’inizio dell’intervento. Claude estrae informazioni rilevanti dai messaggi recenti del canale e dal thread collegato, includendo riproduzioni di errore, stack trace, e descrizioni utente che spesso sono decisive per formulare una strategia di debugging efficace. Quando l’utente ha già autorizzato Claude Code ad accedere a repository specifici, l’assistente può selezionare automaticamente quale repository utilizzare per eseguire il task, evitando ambiguità e accelerando i primi passaggi della modifica del codice.

La trasparenza nel processo è un altro elemento chiave. Mentre infatti la sessione su Claude Code è in corso, l’assistente aggiorna il thread Slack con lo stato dei lavori e questi update rendono visibili a tutto il team i progressi, eventuali passaggi critici e i risultati preliminari, preservando al contempo la tracciabilità necessaria per processi di qualità e audit. Al termine dell’attività, viene fornito un link alla sessione completa dove è possibile rivedere le modifiche proposte e, se tutto è conforme, aprire direttamente una pull request tramite il collegamento dedicato.

Dal punto di vista tecnico, l’integrazione non si limita ad un semplice trigger, ma è pensata per sfruttare il contesto collaborativo presente in Slack come input strutturato per attività di ingegneria del software. Un approccio particolarmente utile per task che richiedono poca supervisione umana come refactor mirati, fix a regressioni note o modifiche di configurazione, lasciando ai membri del team la responsabilità delle revisioni e delle decisioni architetturali più rilevanti. Per i workflow più complessi, la possibilità di istruire manualmente Claude a trattare un messaggio come attività di coding permette di mantenere controllo e flessibilità, pur beneficiando dell’automazione.

Per iniziare, è sufficiente installare l’app Claude dallo Slack App Marketplace e autenticarsi con il proprio account Claude. In seguito, il team dovrà assicurarsi che le autorizzazioni ai repository su Claude Code siano configurate correttamente e, una volta operativo, il sistema consente di integrare le conversazioni e le conoscenze tacite del team direttamente nelle sessioni di sviluppo, riducendo i gap informativi che normalmente innescano ritardi e incomprensioni.

L’effetto complessivo si misura in meno passaggi manuali, maggiore velocità nelle prime fasi di risoluzione e una migliore conservazione del contesto storico delle decisioni tecniche. Per i team che scalano velocemente o che gestiscono base codice distribuite tra più repository, strumenti come questo possono diventare un moltiplicatore di efficienza, a patto di definire chiare regole d’uso e policy di sicurezza per l’accesso ai sorgenti e alle informazioni sensibili.

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Claude è sempre più integrato in Snowflake

Contemporaneamente a questa novità, Snowflake e Anthropic hanno annunciato un’estensione strategica della loro collaborazione attraverso un accordo pluriennale da 200 milioni di dollari, destinato a rafforzare la presenza dei modelli Claude all’interno della piattaforma Snowflake. L’intesa prevede che oltre 12.600 clienti possano accedere ai modelli di Anthropic in tutti e tre i principali cloud, mentre le due aziende avvieranno una nuova iniziativa globale di go-to-market focalizzata sulla diffusione di agenti AI avanzati nelle grandi imprese.

Claude è anche uno dei modelli alla base di Snowflake Intelligence, l’agente di enterprise AI progettato per semplificare l’analisi e stimolare l’innovazione attraverso un’interazione naturale con i dati aziendali.

La partnership consolida una collaborazione già significativa, con migliaia di miliardi di token Claude elaborati ogni mese tramite Snowflake Cortex AI. Il nuovo accordo punta soprattutto alla creazione di agenti AI capaci di affrontare analisi multi-step, operare in modo sicuro su dati sensibili e mostrare il processo di ragionamento alla base delle risposte. L’obiettivo è accompagnare i clienti dalla sperimentazione alla produzione, anche in settori altamente regolamentati come finanza, sanità e pharma.

L’integrazione dei modelli Claude consente, ad esempio, di sviluppare agenti in grado di sintetizzare portafogli d’investimento, incorporare dati di mercato e rispettare le normative di compliance, il tutto all’interno dell’ambiente governato di Snowflake. Le due aziende mirano così a rendere l’AI più contestuale, affidabile e realmente utile per il business moderno.