Cisco: l’IA sta trasformando il networking quanto la nascita di Internet

Durante l’evento Intelligenza Artificiale tra presente e futuro tenutosi a Milano, Cisco ha delineato le prospettive per l’evoluzione delle infrastrutture digitali nell’era dell’IA agentica, sottolineando il ruolo centrale che avranno le reti intelligenti nel supportare questa trasformazione. L’incontro milanese è stato anche l’occasione per presentare lo studio Cisco Networking Research e per annunciare una collaborazione con Domyn, realtà deep-tech italiana specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale per settori regolamentati.
Nel suo intervento introduttivo, Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia, ha paragonato l’attuale fase evolutiva all’avvento di Internet, sottolineando come la trasformazione stia avvenendo mentre si cerca ancora di comprenderla. Al centro del cambiamento vi è l’IA agentica, ovvero l’impiego di agenti autonomi capaci di operare e collaborare in rete per raggiungere obiettivi condivisi. Questi agenti non solo trasformeranno i processi aziendali, ma anche il modo in cui apprendiamo, lavoriamo e interagiamo. L’impegno di Cisco, ha affermato Manghi, è garantire che l’infrastruttura di rete sia pronta per accogliere questa evoluzione con soluzioni scalabili, sicure e accessibili.
Una nuova Internet per l’era degli agenti autonomi
Il passaggio dall’Internet tradizionale all’Internet degli agenti rappresenta una svolta radicale. Se la rete originaria era pensata per collegare persone, la nuova generazione di Internet dovrà consentire a entità autonome (gli agenti intelligenti) di operare e coordinarsi in modo fluido. Questi sistemi saranno impiegati in settori come la sanità, la finanza, la pubblica amministrazione e l’industria, automatizzando processi complessi e favorendo l’efficienza.
Per realizzare questa visione, avverte Cisco, è però necessario costruire reti altamente affidabili, sicure e resilienti, in grado di sostenere nuovi carichi di lavoro e garantire performance ottimali anche in condizioni critiche.
Lo scenario italiano: i dati della ricerca Cisco
A supportare questa visione, i risultati dello studio di Cisco focalizzato sul mercato italiano parlano chiaro:
- Il 96% dei responsabili IT ritiene cruciale rinnovare le infrastrutture di rete per poter implementare l’intelligenza artificiale
- L’83% delle aziende ha già avviato un aumento degli investimenti in questo ambito
- L’88% crede che reti più evolute porteranno a una crescita dei ricavi, mentre il 92% si attende significativi risparmi grazie a soluzioni più intelligenti e sicure
Networking, sicurezza e intelligenza artificiale
Enrico Mercadante, Vice President Networking EMEA di Cisco, ha evidenziato come il networking sia un’infrastruttura critica nell’epoca dell’IA. Le nuove architetture dovranno essere multi-cloud, multi-agente e multi-modello, capaci di operare tra diversi data center e provider. Questo scenario rende imprescindibile disporre di reti ad altissima velocità, bassa latenza e ottimizzate dal punto di vista energetico.
La vera sfida, tuttavia, riguarda la sicurezza. Ogni agente intelligente introduce potenzialmente nuove vulnerabilità e per questo, secondo Cisco, la sicurezza va integrata direttamente all’interno delle reti e deve a sua volta avvalersi dell’AI per ottenere visibilità, prevenzione e risposta alle minacce in tempo reale. Una “sicurezza nata per l’AI”, come l’ha definita Mercadante.
Ecosistemi collaborativi e AI PODs
Cisco insiste anche sul valore della collaborazione. Nessun attore infatti può affrontare da solo la complessità della trasformazione in atto, ma è necessario costruire un ecosistema che coinvolga provider cloud, hyperscaler, governi, aziende e istituzioni. Da questa logica nascono soluzioni concrete come gli AI PODs, moduli integrati pensati per aiutare le imprese a sperimentare e adottare l’intelligenza artificiale in modo rapido e sicuro.
In questo quadro si inserisce anche l’annuncio della partnership con Domyn, che ha l’obiettivo di proporre soluzioni IA sicure, sovrane e personalizzate per il mercato italiano. Il focus è accompagnare le imprese nel percorso di adozione dell’AI, valorizzando la protezione dei dati e la conformità normativa.
Agostino Santoni, Senior Vice President Cisco per il Sud Europa, è intervenuto in collegamento da Parigi, ampliando il discorso a livello continentale e sottolineando come la formazione delle competenze sia fondamentale. In un’Europa caratterizzata da mercati con velocità diverse e scenari geopolitici complessi, il concetto di sovranità digitale si fa sempre più centrale e Cisco intende affermarsi come partner chiave per accompagnare i Paesi europei nella rivoluzione dell’IA, contribuendo sia su scala nazionale, sia internazionale, come nel caso dell’AI Hub in Francia o della partnership Stargate negli Emirati Arabi.
(Immagine in apertura: Shutterstock)