Axis Communications ha pubblicato l’ultima edizione della sua ricerca globale The State of AI in Video Surveillance, che basandosi su 4.900 risposte da partner e distributori in 68 Paesi e 900 risposte da clienti finali in 64 Paesi analizza le prospettive attuali e future dell’IA nel campo della sicurezza, della protezione, dell’efficienza operativa e della business intelligence in ambito videosorveglianza. 

Negli ultimi due anni, l’adozione dell’IA nel settore ha registrato una notevole accelerazione, spinta da una maggiore consapevolezza sulle potenzialità della tecnologia, dalla disponibilità di nuovi casi d’uso e da una domanda crescente da parte di aziende e clienti. “L’IA resta una delle tecnologie più trasformative del nostro settore” ha dichiarato Mats Thulin, Director AI & Analytics Solutions di Axis Communications, che sottolinea tuttavia anche la necessità di un uso etico e di integrazioni capaci di creare valore reale e duraturo.

Le principali tendenze: IA, cloud ed edge computing

Il report identifica l’IA e l’IA generativa come le tendenze tecnologiche più influenti per il futuro della videosorveglianza, insieme a cybersecurity, privacy e analisi dei dati. Secondo la ricerca, il 34% dei clienti finali vede queste tecnologie come autentici game changer, una percentuale che sale al 66% tra i partner di canale e i decision maker.

Tra gli aspetti più rilevanti individuati dagli esperti emerge l’accelerazione della transizione verso architetture ibride basate su cloud ed edge computing. Questo modello combinato consente elaborazioni rapide a livello locale (edge) e, al tempo stesso, garantisce scalabilità e archiviazione nel cloud. Si tratta di una soluzione ideale per bilanciare performance, sicurezza e flessibilità operativa.

IA videosorveglianza

Integrazione dei dati multisensoriali e riconoscimento facciale

Un altro punto cruciale emerso dalla ricerca riguarda l’integrazione di flussi dati eterogenei. L’unione tra immagini video, audio e dati ambientali consente infatti una valutazione più accurata degli eventi, migliora la risposta alle emergenze e potenzia le funzionalità di business intelligence. Ad esempio, il riconoscimento simultaneo di immagini e suoni permette ai team di sicurezza di agire in modo più tempestivo e preciso.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alla crescente diffusione del riconoscimento facciale, tecnologia già adottata in numerosi contesti internazionali. Gli esperti intervistati ritengono che il suo impiego crescerà ulteriormente, ma sarà essenziale garantirne un utilizzo conforme alle normative sulla privacy, evitando abusi e rafforzando la trasparenza nei confronti degli utenti.

Etica, responsabilità e fiducia: le fondamenta per un’IA sostenibile

La dimensione etica rappresenta un elemento cardine dell’intero report. La maggior parte degli intervistati concorda sulla necessità di un approccio responsabile all’IA, che tenga conto della possibilità di bias algoritmici, violazioni della privacy o interpretazioni errate dei dati. La progettazione di sistemi equi, trasparenti e rispettosi della privacy deve avvenire sin dalle fasi iniziali dello sviluppo, e non essere un’aggiunta successiva.

È stato inoltre evidenziato come una regolamentazione chiara e condivisa sia essenziale per favorire la fiducia nell’IA, pur senza frenare l’innovazione. La sfida sarà quindi bilanciare progresso tecnologico e tutela dei diritti fondamentali.

La ricerca “The State of AI in Video Surveillance” si basa su un mix di interviste qualitative e dati quantitativi: 4.900 risposte da partner e distributori in 68 Paesi e 900 risposte da clienti finali in 64 Paesi, affiancati da approfondimenti condotti con esperti di AI della rete globale Axis. Un progetto ampio, che restituisce un quadro preciso della direzione in cui si sta muovendo l’intero settore.

In conclusione, Axis Communications mette in luce un futuro in cui l’intelligenza artificiale non solo rafforza le capacità di sorveglianza, ma ridefinisce gli standard operativi e strategici delle aziende. Tuttavia, sarà l’adozione consapevole e responsabile dell’AI a determinarne l’impatto positivo sul lungo periodo.