Alibaba ha ufficialmente lanciato Qwen3-Coder, un potente LLM open source progettato per assistere gli sviluppatori software che segna un nuovo passo nella corsa cinese all’innovazione nel campo dell’IA generativa. Il modello, nella sua variante più avanzata denominata Qwen3-Coder-480B-A35B-Instruct, è ottimizzato per affrontare compiti complessi di programmazione autonoma (agentic coding) e si propone come alternativa concreta ai modelli statunitensi più evoluti.

Con un’architettura Mixture-of-Experts da 480 miliardi di parametri (di cui 35 miliardi attivi per ogni inferenza) e una finestra contestuale nativa da 256.000 token, estendibile fino a un milione, Qwen3-Coder promette prestazioni di livello comparabile a Claude Sonnet 4 di Anthropic.

Secondo Alibaba, il nuovo modello fissa nuovi standard prestazionali tra i modelli open source in tre aree chiave: automazione del codice, interazione con browser e utilizzo di strumenti esterni. In parallelo, l’azienda ha rilasciato Qwen Code, uno strumento da riga di comando derivato dal progetto open Gemini Code, pensato per integrarsi facilmente con gli ambienti di sviluppo già esistenti.

AI open source: un’opzione sempre più interessante

Il lancio di Qwen3-Coder si inserisce in un contesto in cui i modelli AI open source stanno guadagnando terreno grazie a vantaggi tangibili come minori costi, maggiore trasparenza e possibilità di deploy flessibili su infrastrutture personalizzate o locali.

Il vero punto di forza di Qwen3-Coder risiede nelle sue capacità di agentic coding, ovvero la possibilità per l’AI di affrontare compiti complessi in autonomia, senza bisogno di costante supervisione umana. Tra queste capacità spiccano l’interazione automatica con strumenti come Git, la navigazione e automazione tramite browser e la gestione di interi workflow di sviluppo software.

Alibaba Qwen3-Coder

“Il modello eccelle in test come SWE-Bench e rappresenta un passo concreto verso i cosiddetti TuringBots: agenti software in grado di automatizzare processi di sviluppo dall’inizio alla fine” ha dichiarato Charlie Dai, VP e analista presso Forrester. “Qwen3-Coder supera i rivali sia per lunghezza contestuale, sia per profondità d’integrazione con strumenti esterni, aprendo la strada a una rapida adozione aziendale.”

L’interesse per approcci di questo tipo è crescente anche in Occidente, come dimostrano l’acquisizione di Windsurf (ex Codeium) da parte di Google e il fenomeno del vibe coding, che rende possibile la programmazione anche da parte di utenti senza competenze tecniche.

Sovranità digitale e geopolitica dell’AI

Il rilascio di Qwen3-Coder solleva anche interrogativi geopolitici. In un momento in cui i governi si mostrano sempre più cauti nell’adozione di tecnologie straniere, la sovranità digitale diventa infatti un fattore chiave nella scelta dei modelli AI.

Non a caso, l’adozione di modelli stranieri sta diventando sempre più rara, sia negli Stati Uniti sia in Cina, dal momento che la fiducia, la conformità alle normative e la sicurezza nazionale sono diventati elementi centrali nelle decisioni aziendali. In questo scenario, modelli come Qwen3-Coder potranno affermarsi solo laddove siano compatibili con le politiche locali e i limiti di rischio imposti dalle imprese.

Alibaba, da parte sua, vede nell’approccio open source un differenziatore strategico per la propria offerta AI. Tuttavia, la diffusione di modelli open non sarà automatica, ma legata alla disponibilità delle infrastrutture necessarie e alla fiducia nei confronti dei fornitori. Anche se Qwen3-Coder potrà incontrare resistenze nei mercati occidentali, soprattutto per motivi regolatori e di sicurezza, appare ben posizionato per espandersi nell’area Asia-Pacifico (APAC), dove Alibaba Cloud è già fortemente radicata.

“Le prestazioni del modello aiuteranno Alibaba a consolidare la propria presenza internazionale, mettendo pressione sui colossi USA per accelerare la ricerca e lo sviluppo”, conclude Dai. “Tuttavia, sarà la fiducia degli utenti e la gestione del rischio a determinarne il vero impatto.”

(Immagine in apertura: Shutterstock)