Al DevDay, OpenAI presenta agli sviluppatori un futuro fatto di integrazioni con applicazioni terze

In occasione di DevDay, il suo evento annuale dedicato agli sviluppatori, OpenAI ha annunciato una nuova serie di prodotti che ampliano le possibilità di utilizzo dell’IA da parte delle aziende e dei developer. Con oltre 4 milioni di sviluppatori che hanno utilizzato l’API di OpenAI e più di 800 milioni di persone che usano ChatGPT ogni settimana, la piattaforma si sta affermando come un’infrastruttura strategica per applicazioni aziendali, innovazione software e nuove esperienze digitali.
Le principali novità annunciate sono:
- App in ChatGPT (non disponibile in UK/EU al lancio) + App SDK: un nuovo ecosistema per le app all’interno di ChatGPT, oltre a un nuovo SDK per sviluppatori che consente loro di crearne di nuove. Ciò offre un accesso diretto agli oltre 800 milioni di utenti che utilizzano ChatGPT ogni settimana
- AgentKit: un modo semplificato per ideare, implementare e gestire agenti AI abilitando flussi di lavoro complessi con maggiore velocità, affidabilità e controllo
- Codex (GA): ora disponibile per tutti, con nuove funzionalità per le imprese, tra cui un Codex SDK, dashboard amministrative e un’estensione per Slack per facilitare il coding collaborativo e l’integrazione negli ambienti di sviluppo esistenti
- Sora 2 e Sora 2 Pro via API: per la prima volta, la possibilità di generare video è disponibile nella piattaforma OpenAI, permettendo ad aziende e sviluppatori di integrare video realistici e fisicamente coerenti nei propri prodotti e flussi di lavoro
- GPT-5-pro via API: il modello OpenAI più intelligente attualmente disponibile, progettato per i professionisti che operano in settori ad alto rischio come la finanza, la sanità e il mondo legale, con capacità di ragionamento, accuratezza e processo decisionale più avanzati
- gpt-image-1-mini (con un costo ridotto dell’80%), gpt-realtime-mini (con un costo ridotto del 70%), Priority Processing, Dashboard sullo stato del servizio, Guardrails e miglioramenti nei costi e nella latenza per supportare implementazioni su larga scala
Arrivano le app di ChatGPT
A farla da padrone è stato l’annuncio della nuova generazione di applicazioni integrate direttamente in ChatGPT, che gli utenti possono ora utilizzare all’interno delle conversazioni. Queste app, sviluppabili grazie al nuovo App SDK (attualmente in versione preview), consentono agli sviluppatori di creare strumenti interattivi che si inseriscono naturalmente nel flusso del dialogo con l’assistente.
Le app possono essere richiamate per nome oppure suggerite automaticamente da ChatGPT nel momento più opportuno, adattandosi al contesto della conversazione. Rispondono al linguaggio naturale e includono interfacce interattive utilizzabili direttamente nella chat, offrendo agli utenti nuovi modi per creare, imparare o portare a termine attività senza uscire da ChatGPT.
Per gli sviluppatori, l’Apps SDK rappresenta un’opportunità significativa, permettendo di raggiungere oltre 800 milioni di utenti ChatGPT in modo contestuale e immediato. Le app sono disponibili da oggi per tutti gli utenti loggati (nei piani Free, Go, Plus e Pro) al di fuori dell’Unione Europea, con una serie di partner pilota già attivi tra cui Booking.com, Canva, Coursera, Figma, Expedia, Spotify e Zillow. Altri partner verranno aggiunti entro la fine dell’anno e il lancio in Europa è previsto a breve.
Il nuovo SDK si basa sullo standard aperto Model Context Protocol (MCP), che consente di sviluppare app interoperabili e sicure. Gli sviluppatori possono iniziare subito a creare e testare le proprie applicazioni in “Developer Mode” all’interno di ChatGPT, seguendo la documentazione ufficiale e gli esempi forniti.
Entro la fine dell’anno, OpenAI aprirà le sottomissioni ufficiali delle app per la revisione e la pubblicazione, introducendo anche strumenti di monetizzazione. “Questa nuova generazione di app promette di trasformare ChatGPT in un vero ecosistema interattivo, dove elementi familiari come mappe, playlist o presentazioni si fondono con la potenza del linguaggio naturale”, si legge nel comunicato di OpenAI.