Per l’intelligenza artificiale, il passaggio da tecnologia emergente a tecnologia matura è avvenuto nel 2021. E’ quanto afferma l’Artificial Intelligence Index Report 2022 elaborato dallo Stanford Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (HAI), che evidenzia i progressi nell’intelligenza artificiale attraverso una lente intersettoriale che abbraccia ricerca e sviluppo, prestazioni tecniche, etica, politica e governance dell’AI, economia e istruzione. Giunto alla sua quinta edizione, il report ha l’obiettivo di fondare la conversazione sull’AI sui dati, consentendo ai responsabili delle decisioni di intraprendere azioni significative per far progredire l’AI in modo responsabile ed etico tenendo conto degli esseri umani.

Il 2021 è stato l’anno in cui l’IA è passata da una tecnologia emergente a una tecnologia matura: non si tratta più di una parte speculativa della ricerca scientifica, ma di qualcosa che ha un impatto nel mondo reale, sia positivo che negativo”, ha commentato Jack Clark, co-presidente dell’AI Index. “Il report di quest’anno ci dice che l’AI viene integrata nell’economia e i suoi effetti stanno iniziando a diventare globali attraverso la ricerca, l’implementazione e anche i finanziamenti”.

I progressi chiave nell’AI nel 2021

Gli investimenti privati ​​nell’IA sono stati di circa 93,5 miliardi di dollari nel 2021, più del doppio rispetto al 2020. La concentrazione degli investimenti si è intensificata, e il numero di società di intelligenza artificiale di nuova costituzione è diminuito, passando da 1051 società nel 2019 e 762 società nel 2020 a 746 società nel 2021.

I costi dell’AI sono diminuiti e le prestazioni sono più elevate. Il costo per addestrare una classificazione di immagini, per esempio, è diminuito del 63,6% e i tempi di formazione sono migliorati del 94,4% dal 2018. Anche il prezzo medio dei bracci robotici è diminuito del 46,2% negli ultimi cinque anni. La tendenza a costi di formazione inferiori ma tempi di formazione più rapidi compare in altre categorie di attività machine learning come raccomandazioni, rilevamento di oggetti ed elaborazione del linguaggio favorisce.l’adozione commerciale più diffusa delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Stati Uniti e Cina hanno dominato le collaborazioni internazionali sull’IA. Nonostante le crescenti tensioni geopolitiche, gli Stati Uniti e la Cina hanno registrato il maggior numero di collaborazioni internazionali nelle pubblicazioni di AI dal 2010 al 2021, aumentando di cinque volte dal 2010. La collaborazione tra i due Paesi ha prodotto 2,7 volte più pubblicazioni rispetto a quella tra Regno Unito e Cina, la seconda più alta della lista.

I modelli linguistici sono più capaci che mai, ma anche più parziali. I modelli linguistici di grandi dimensioni stanno stabilendo nuovi record sui benchmark tecnici, ma i nuovi dati mostrano che i modelli più grandi riflettono maggiormente i pregiudizi dai loro dati di addestramento. Un modello di 280 miliardi di parametri sviluppato nel 2021 mostra un aumento del 29% della tossicità provocata rispetto a un modello di 117 milioni di parametri considerato lo stato dell’arte nel 2018. I sistemi stanno diventando significativamente più capaci nel tempo, anche se con l’aumentare delle capacità aumenta la potenziale gravità dei loro pregiudizi.

Maggiore sensibilità alle questioni etiche

Allo stesso tempo, il report evidenzia anche le crescenti ricerche e preoccupazioni su questioni etiche e interessi normativi associati all’AI nel 2021.

La ricerca sull’equità e la trasparenza nell’intelligenza artificiale è esplosa dal 2014, con un aumento di cinque volte delle pubblicazioni su argomenti correlati negli ultimi quattro anni. A livello globale, la regolamentazione dell’AI continua ad espandersi. Dal 2015 a oggi nelle legislature di 25 Paesi in tutto il mondo sono stati approvati 18 volte più progetti di legge relativi all’AI e anche le menzioni dell’AI nei procedimenti legislativi sono aumentate di 7,7 volte negli ultimi sei anni.

Gli Stati Uniti hanno visto un forte aumento del numero di proposte di legge relative all’IA; i legislatori hanno proposto 130 leggi nel 2021, rispetto a 1 solo nel 2015. Tuttavia, il numero di progetti di legge approvati rimane basso, con solo il 2% che alla fine è diventato legge negli ultimi sei anni.

Man mano che i sistemi di intelligenza artificiale diventano sempre più capaci, diventa fondamentale misurare e comprendere i modi in cui possono perpetuare i danni“, afferma Helen Ngo, ricercatrice e coautrice del capitolo dedicato all’etica dell’AI. “Questo nuovo capitolo fornisce un punto di partenza per tracciare le prestazioni dei sistemi all’avanguardia lungo le dimensioni etiche e fornisce a ricercatori, professionisti e responsabili politici una serie iniziale di metriche quantificabili da monitorare nel tempo”.