IDC ha pubblicato nuove stime sugli investimenti nel campo dell’intelligenza artificiale, del cognitive computing e del deep learning. Se nel 2016 questa cifra a livello globale era attorno agli 8 miliardi di dollari, IDC stima per il 2017 investimenti pari a 12,5 miliardi di dollari, mentre nel 2020 il valore complessivo degli investimenti in IA toccherà quota 46 miliardi di dollari.

Una crescita imperiosa considerando che da qui al 2020 il tasso annuo di crescita composto (CAGR) sarà del 54,4% e che, nel caso delle cognitive applications, arriverà addirittura al 69,6%. Cifre che fanno capire come l’intelligenza artificiale e tutte le sue branchie rappresentino un settore che diventerà sempre più fondamentale per le infrastrutture IT delle aziende, contando appunto la capacità di queste tecnologie di fornire previsioni, consigli e assistenza.

Al momento la voce di spesa più rivelante quando si parla di intelligenza artificiale è quella legata alle cognitive applications (circa 4,5 miliardi di dollari nel 2017), ovvero applicazioni di analisi capaci di apprendere, interpretare e offrire previsioni.

Al secondo posto come investimenti (3,5 miliardi di dollari) troviamo l’area dei servizi di business legati alla IA, mentre al terzo posto, con 2,5 miliardi di dollari, spiccano le piattaforme software per l’analisi e l’organizzazione partendo da informazioni strutturate e non. Quarta posizione infine per la spesa legata allo storage e ai server (1.9 miliardi di dollari).

Se è vero che questa crescita a doppia cifra della spesa in IA coinvolgerà bene o male tutti i settori industriali, IDC individua i numeri più significativi in comparti come quelli delle banche e delle assicurazioni, che sfrutteranno queste tecnologie cognitive e predittive per proporre programmi e soluzioni fatti su misura per i clienti.

In seguito acquisteranno sempre più rilevanza i settori del retail, della sanità e della manifattura. A guidare questo trend di forte crescita saranno inizialmente gli USA seguiti dalla regione EMEA, ma nel 2020 si prevede che i picchi di crescita maggiori si avranno nell’area Asia/Pacifico e soprattutto in Giappone.