Quello che esce dalla nuova analisi di IDC riferita alle consegne di dispositivi indossabili nel primo trimestre 2016 è un mercato in continua crescita, grazie soprattutto al calo generalizzato dei prezzi, all’entrata in scena di nuovi produttori e a una generale razionalizzazione dell’offerta. Tre fattori che hanno contribuito a un balzo in avanti del 62% rispetto allo stesso periodo del 2015; se infatti nel Q1 dello scorso anno i wearable consegnati erano stati 11,8 milioni, quest’anno hanno raggiunto quota 19,7 milioni.

A dominare il mercato è ancora una volta Fitbit, leader indiscusso con un market share del 24,5% che pur perdendo 8 punti percentuali come quota di mercato, ha consegnato 1 milione di device in più rispetto allo scorso anno (4,8 milioni contro 3,8 milioni del Q1 2015).

A perdere terreno come market share (da 22,4% a 19%) è anche Xiaomi, produttore cinese al secondo posto in classifica che però è passato da 2,6 milioni di device consegnati agli attuali 3,7 milioni. Per trovare Apple con il suo Watch, bisogna invece scendere in terza posizione. Cupertino non era presente in classifica lo scorso anno, ma entra nel mercato con un market share del 7,5% e con 1,5 milioni di Apple Watch consegnati nel primo trimestre 2016.

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Seguono con un certo distacco Garmin (4,6% del mercato), Samsung (3,6%), BBK (3,6%) e tutti gli altri produttori, che valgono insieme ben il 37,2% di market share con 7,3 milioni di device consegnati. Se invece si va a vedere il solo settore degli smartwatch (3,2 milioni di device consegnati), senza quindi contare anche i fitness tracker, le fitness band e tutti gli altri wearable, a farla da padrone è Apple.

Il suo Watch rappresenta infatti il 46% dell’intero consegnato globale quando si parla di orologi smart, mentre Samsung deve accontentarsi di un market share del 20,9% e di 0,7 milioni di orologi spediti, numero comunque in crescita rispetto ai 0,5 milioni del Q1 2015. Terzo posto per Motorola, che raddoppia i suoi smartwatch (da 0,2 a 0,4 milioni) e che oggi rappresenta il terzo produttore mondiale in questo settore. Huawei entra direttamente al quarto posto con 0,2 milioni di Huawei Watch consegnati, mentre a cedere terreno è Garmin, che scende dal 7,2% al 3% del mercato senza incrementare tra l’altro il numero di smartwatch consegnati.

“Assistiamo a una chiara biforcazione del mercato, in cui gli smartwatch provano a offrire un’esperienza a 360 gradi, mentre altri wearable come le fitness band, i vestiti intelligenti o le cuffie smart sono pensati per un uso specialistico. Sarebbe insomma miope considerare i semplici wearable e gli smartwatch in competizione l’uno con l’altro. Le funzionalità uniche, unite a differenze sostanziali sia dal punto di vista dei prezzi sia delle performance, inseriscono gli oggetti in due categorie diverse, lasciando molto spazio di crescita per tutte e due le tipologie di device” ha commentato Jitesh Ubrani, senior research analyst di IDC.