Circa un anno fa Microsoft svelava al mondo intero HoloLens, un visore di realtà aumentata che permetteva di unire elementi digitali e tridimensionali nel campo di visione tradizionale con risultati davvero interessanti. Negli ultimi mesi non si sono avute più novità su HoloLens e di fatto non si sa ancora quando Microsoft deciderà di distribuirlo su scala globale, anche se negli ultimi giorni sono approdati in rete alcuni dettagli che hanno fatto nuovamente parlare di questo intrigante visore AR.

A comunicarle è stato proprio uno dei tecnici HoloLens (Bruce Harris), che nel corso di un intervento tenutosi a Tel Aviv ha parlato di un’autonomia del visore di circa 150 minuti con un utilizzo intensivo, ad esempio giocando e sfruttando al tempo stesso sensori e connettività Bluetooth. Con un utilizzo meno pesante (immaginiamo quindi senza giocare), HoloLens raggiungerebbe invece le cinque ore e mezza, che poi è l’autonomia media di molti notebook.

Quello della durata delle batteria è comunque un elemento non definitivo visto che Microsoft non ha ancora realizzato un modello finale del visore e, con i miglioramenti tecnologici odierni e futuri in fatto di autonomia, molto potrebbe cambiare quando HoloLens farà la sua comparsa sugli scaffali.

Allo stato attuale inoltre HoloLens offre un display virtuale di soli 15’’, che non è certamente molto considerando anche le dimensioni dei display di altri visori pronti a sbarcare sul mercato. Anche in questo caso Harris si è detto speranzoso di migliorare le prestazioni e di offrire una visione più ampia e immersiva. Infine si è saputo che sarà possibile collegare tra loro più HoloLens (anche tramite Internet) e avere così una visione condivisa dello stesso contenuto. Uno scenario molto intrigante e che lascia aperte molte possibilità collaborative non solo nel campo dei videogiochi.