Stando a un’e-mail inviata ad alcuni utenti di GPT, il già annunciato GPT Store di OpenAI, che possiamo considerare un marketplace per l’IA generativa, farà il suo debutto la prossima settimana, in ritardo quindi rispetto alla fine dello scorso anno come si era inizialmente ipotizzato (ritardo, tra l’altro, causato anche dall’”affare Altman” di novembre).

Il suo scopo è essenzialmente quello di fungere da repository per i GPT personalizzati, che possono essere creati utilizzando la funzionalità builder di OpenAI. Per questi “custom GPT” OpenAI ipotizza casi d’uso come l’insegnamento della matematica, l’apprendimento delle regole dei giochi da tavolo e altro ancora.

“Crediamo che i GPT più incredibili verranno dai builder della comunità”, scriveva OpenAI a novembre in occasione dell’annuncio dei GPT personalizzati. “Se sei un educatore, un allenatore o semplicemente qualcuno che ama costruire strumenti utili, non è necessario che tu conosca la codifica per creare un GPT e condividere la tua esperienza”.

Il GPT Store renderà ricercabili e condivisibili questi strumenti di IA generativa creati dagli utenti e prossimamente sarà possibile per i creatori di IA guadagnare dalle loro creazioni, anche se OpenAI non ha spiegato precisamente come funzionerebbe il tutto.

chatgpt dati training

L’e-mail ha anche sottolineato che ci saranno dei limiti a ciò che sarà disponibile sul GPT Store. I termini di servizio di OpenAI vietano infatti comportamenti palesemente scorretti, tra cui attività illegali, materiale pedopornografico e contenuti violenti o che incitando all’odio.

Inoltre, escludono la creazione di malware, il gioco d’azzardo o altri comportamenti che causano potenziali danni economici, la frode e il plagio, la maggior parte dei contenuti per adulti e una serie di altre attività ad alto rischio come la diagnosi di malattie, la consulenza legale o la violazione della privacy delle persone. Per monitorare gli strumenti genAI creati e le possibili violazioni di queste policy, OpenAI utilizzerà una combinazione di metodi automatici e manuali.

Secondo Ritu Jyoti, vicepresidente del gruppo IDC, il GPT Store potrebbe rappresentare un’ulteriore spinta per OpenAI. “Questa nuova mossa di OpenAI ha un buon potenziale di monetizzazione e la capacità di sfruttare in crowdsourcing tutti i diversi modi in cui le persone potrebbero usarlo. Il GPT Store apre un mondo di opportunità per chi risolve problemi al di là dei guru della tecnologia”.