Google ha combinato un mezzo pasticcio con i Google Glass e ora il capo di GoogleX, la sezione di Mountain View specializzata in ricerca e sviluppo, ne ha parlato apertamente. Astro Teller, uno dei principali responsabili dietro agli occhiali intelligenti di Google, ha tenuto due giorni un intervento nel corso del South by Southwest ad Austin, dicendo chiaramente che sono stati fatti diversi errori con i Google Glass.

Anche quando vennero venduti a 1.500 dollari a un ristretto gruppo di tester, gli occhiali di Google non arrivarono mai a un livello di sviluppo tale da poterli considerare pronti per la vendita, ma sono rimasti ad oggi un prototipo e un prodotto ancora sperimentale. Il primo errore di Google è stato proprio su questo versante, non avendo fatto capire chiaramente attraverso dirigenti e addetti alle pubbliche relazioni lo stato dei lavori e la natura ancora prototipale dei primi occhiali test. Teller ha dichiarato che il programma Glass Explorer ha aiutato certamente a far partire il progetto, ma che al tempo stesso ha portato anche a questa sorta di malinteso.

“La decisione sbagliata è stata quella di permettere e certe volte persino di incoraggiare troppa attenzione attorno al programma. Invece di vedere Glass Explorer come una piattaforma di sviluppo in divenire, molti hanno iniziato a considerare i primi dispositivi rilasciati per i test come prodotti fatti e finiti e quasi pronti per il rilascio sul mercato. Ecco perché gli occhiali test sono stati giudicati e valutati in un contesto completamente diverso da quello che ci eravamo prefissati. Una tattica di questo genere ha finito con lo scontentare molti early adopter. Da una parte c’eravamo noi che aspettavamo degli input su come migliorare il prodotto, mentre dall’altra parte c’erano gli “explorer”, che volevano semplicemente un prodotto già completo e perfettamente funzionante”, ha dichiarato Teller.

Teller però è convinto che questa fase di test pubblico abbia comunque aiutato Google

Secondo L’analista di Enderle Group Rob Enderle Google ha commesso l’errore di rendere disponibile pubblicamente un prodotto test e di farlo pagare anche profumatamente, invece di condurre prove segretamente pagando i tester come si fa quasi sempre in questi ambienti. “Se Google avesse adottato questa tattica, molto probabilmente i Google Glass non sarebbero sprofondati in questo buco dal quale stanno cercando di uscire”.

Teller però è convinto che questa fase di test pubblico abbia comunque aiutato Google, che ha infatti imparato moltissimo dal programma Glass Explorer, come ad esempio la necessità di migliorare la batteria e di capire meglio tutte le questioni di privacy per un prodotto che di fatto, tra le altre cose, può scattare immagini e registrare video in “incognito”.

Dopo che Google ha smesso di vendere il prototipo dei Google Glass a inizio 2015, molti hanno inteso questa decisione come un abbandono del progetto. A Mountain View però negano e si tratterebbe solo di una pausa per riprogettare il prodotto e per spostarne lo sviluppo da GoogleX a un nuovo e apposito team.