Ieri sera, nella consueta e spettacolare cornice del Super Bowl, c’erano anche 300 droni illuminati che si muovevano a ritmo di musica, facendo da perfetto sfondo all’esibizione di Lady Gaga. Un sistema, chiamato Shooting Stars, concepito e realizzato da Intel che si era già visto a fine 2016 in uno spettacolo a Disney World e che, di fatto, è controllato da una sola persona.

Con Shooting Stars Intel ha già dichiarato che in via teorica sarebbe possibile controllare fino a 10.000 di questi droni con l’intervento di un unico tecnico in carne e ossa. Ciò è possibile grazie a un complessa suite di programmi software che permette di programmare i movimenti e i percorsi di ogni singolo drone, gestendo anche il pericolo di eventuali collisioni.

Nei primi e ultimi minuti dell’esibizione di Lady Gaga all’half time show del Superbowl una flotta di 300 droni ha danzato nel cielo sopra lo stadio, disegnando una bandiera americana (dal secondo 30 per circa 1 minuto) e il logo dello sponsor (ultimi secondi del video)

Questi droni di Intel sono quadricotteri piuttosto semplici. Pesano poco, non hanno viti (è tutto a incastro), montano una piccola lampada LED multicolore e vengono assemblati in 15 minuti ciascuno in una fabbrica in Germania. Nello spettacolo natalizio a Disney World Intel aveva fatto volare addirittura 600 droni, per uno spettacolo di luci, colori e movimento a suo modo unico.

droni

Intel lavora al programma Shooting Stars da circa due anni. A fine 2015 a Linz, in Austria, risale la prima esibizione grazie a una partnership con alcuni artisti e ricercatori tecnologici all’evento Ars Electronica Futurelab, dove quattro piloti guidarono una flotta di 100 droni lanciati da quattro diverse posizioni. Nel 2016 inoltrato, prima ancora dello spettacolo a Disney World, Intel ha testato la nuova versione della piattaforma lanciando 500 droni in un colpo solo.

Già si sapeva l’interesse di Intel per i droni, che vengono sempre più visti come flotte più o meno grandi per portare a termine gli obiettivi più disparati. Lo stesso software che Intel sta utilizzando per questi spettacoli potrebbe essere infatti impiegato per operazioni di soccorso o per ispezionare prodotti ed equipaggiamento.

Immaginatevi ad esempio uno squadrone di decine di droni che utilizza un software di scansione (come la piattaforma RealSense di Intel) per ispezionare un aereo o un serbatoio idrico, o per creare un gigantesco schermo LED che fluttua nell’aria. Scenari insomma intriganti, anche se per il momento il programma Shooting Stars sembra relegato a fare dei droni solo dei “ballerini luminosi”.