Il mercato dei wearable (o dispositivi indossabili) è destinato a compiere un balzo in avanti notevole da oggi al 2021. Almeno è questo che prevede Gartner, il cui ultimo rapporto stima un numero di wearable quasi raddoppiato dal 2016 (265 milioni di pezzi) al 2021, quando gli indossabili distribuiti saranno oltre 504 milioni.

La crescita dovrebbe farsi sostenuta già quest’anno, con Gartner che stima un +16,7% in più rispetto al 2016 per un valore di circa 30,5 miliardi di dollari. I prodotti di gran lunga più gettonati, anche per la decisione di diversi produttori di smartphone di eliminare l’ingresso audio fisico da 3,5mm, sono già oggi gli auricolari Bluetooth più o meno evoluti con 150 milioni di pezzi distribuiti (206 milioni nel 2021), seguiti dagli smartwatch.

Questi, secondo Gartner, varranno nel 2021 17,4 miliardi di dollari e ne saranno distribuiti a livello globale quasi 81 milioni rispetto agli attuali 41 milioni. Meno significativa invece, contrariamente alle attese, la crescita delle fitness band, che passeranno dalle 44 milioni del 2017 alle 64 milioni del 2021.

Se però andiamo a vedere i tassi di crescita più elevati, scopriamo che i visori di realtà aumentata e/o virtuale saranno in cima alla classifica e questo anche per il loro utilizzo sempre più frequente e capillare in ambito industriale/produttivo.

Secondo Gartner infatti questi dispositivi sono oggi ancora poco diffusi (22 milioni), ma nel 2021 se ne arriveranno a vendere tre volte tanto, ovvero 67 milioni. Questo grazie anche a nuovi prodotti attesi soprattutto in ambito AR, sul quale, a differenza della più “giocosa” VR, colossi come Google, Apple e Microsoft stanno già ora investendo molto.

Gli altri prodotti citati nel report di Gartner sono gli orologi sportivi, con un andamento praticamente piatto da qui al 2021, e tutti gli altri device di monitoraggio fisico, sebbene anche in questo caso la crescita nei prossimi anni sarà piuttosto contenuta.