Con il termine generico di wearable (indossabile) si intende qualsiasi oggetto elettronico che si può avere indosso e che svolge una o più funzioni di raccolta ed elaborazione di dati, ed esempio il controllo di parametri fisici o ambientali e la loro visualizzazione e memorizzazione nel tempo.

Esclusi gli smartphone, che sono per molti versi oggetti di wearable technology ma non sono percepiti come tali perché non sono “indossati”, i wearable più diffusi al momento sono i braccialetti fitness e gli smart watch. Si stima che tutto il mercato wearable ammonterà nel 2019 a circa 215 milioni di oggetti venduti, di cui la maggior parte (88 milioni) smart watch.

Più in generale e in prospettiva la wearable technology si evolve verso oggetti con più capacità di elaborazione e di storage a parità di dimensioni, una evoluzione permessa dalla miniaturizzazione crescente dei processori e soprattutto dallo sviluppo di chip integrati che uniscono la componente di elaborazione con parte della sensoristica e con altre funzioni. In tal modo si possono avere oggetti da indossare più piccoli, potenti e comodi.

Questa è ad esempio la linea di sviluppo che seguiranno nel prossimo futuro gli smart watch e che consentirà loro di non doversi collegare costantemente a uno smartphone per svolgere parte delle loro funzioni. Ma la miniaturizzazione dei componenti ha anche lo scopo di far “scomparire” i wearable integrandoli in oggetti di uso comune come gli accessori personali (gioielli, borse).

Leggi anche: 8 tendenze wearable per il 2016

Parallelamente e in senso ancora più “indossabile”, un’altra evoluzione in atto è distribuire l’oggetto-wearable in diverse parti del corpo, ad esempio in diverse parti di un abito, suddividendolo nelle sue componenti e mantenendole in contatto mediante connessioni wireless o usando tessuti conduttivi. Diversi progetti di questo genere sono portati avanti in campo sportivo e, come esempi ad alto impatto visuale, nell’alta moda.

I possibili utilizzi dei wearable nelle aziende

I possibili utilizzi dei wearable nelle aziende

L’ambito che forse vede con più interesse l’evoluzione dei wearable è però quello medicale: la miniaturizzazione dei componenti e l’evoluzione della sensoristica permettono di realizzare dispositivi indossabili che tengano traccia di diversi parametri vitali senza risultare scomodi per chi li indossa, riducendo in questo modo la necessità di recarsi in ospedale o da un medico per eseguire controlli costanti.

Rientrano a pieno titolo nel campo dei wearable anche gli smart glass. Si tratta di occhiali, più spesso moduli aggiuntivi per occhiali tradizionali, che integrano una parte di elaborazione, una piccola telecamera e un micro-proiettore che, attraverso un prisma ottico posto sul frontale, fa apparire immagini e testi nel campo visivo di chi li indossa. Si tratta quindi di wearable che permettono di realizzare applicazioni di realtà aumentata: sovrapposti all’ambiente circostante chi li indossa vede anche contenuti (video, immagini, testi, documenti…) che in linea di principio “arricchiscono” le informazioni a disposizione.

Al momento gli smart glass sono utilizzati soprattutto in ambito industriale e medicale: sono indossati dagli addetti a lavorazioni complesse o al supporto tecnico, in modo da avere un collegamento costante e a mani libere con le informazioni contenute nei sistemi aziendali.