Con l’impatto del COVID-19, le vendite di laptop (in particolare i Chromebook per l’istruzione se si parla di Stati Uniti) sono schizzate alle stelle e numerosi OEM segnalano già i primi problemi di scorte. Ma il design a conchiglia più comune risale ai primi anni ’90, ben prima dei recenti progressi nella tecnologia dei processori, GPU, memoria, archiviazione, sistemi operativi, display e persino batterie. Continuiamo a giocare con diverse varianti come il prossimo Microsoft Surface Neo, ma continuano a non essere all’altezza di ciò che ci si sarebbe potuti aspettare negli ultimi 30 anni a livello di evoluzione.

Ci sono però tre futuri progressi tecnologici che cambieranno radicalmente non solo il modo in cui lavoriamo, ma anche ciò che usiamo e alcuni di questi sono attualmente in una fase di accelerazione proprio grazie alla pandemia in corso.

5G e Windows virtuale

Queste sono due tecnologie che insieme dovrebbero pilotare un enorme cambiamento in quello che succederà nei PC futuri. Con il 5G, ci avviciniamo a prestazioni simili a fibre cablate che non sono legate solo alla larghezza di banda ma alla tecnologia AI che ottimizza ulteriormente il flusso di dati e lo rende sia più performante che notevolmente più affidabile. Per far funzionare un’esperienza cloud virtualizzata, avete bisogno di una connessione molto solida e il 4G non basta. Ma, secondo Qualcomm, l’hardware 5G affronterà direttamente questo problema e fornirà un modo a chi è dotato di tale hardware di avere un terminale virtuale con prestazioni della workstation ospitata.

Microsoft si sta già muovendo in questa direzione con Microsoft Virtual Desktop. La combinazione di queste due cose significa che non è necessaria la potenza di elaborazione richiesta per eseguire le applicazioni localmente. Invece, le eseguirete nel cloud, spostando l’enfasi sulle prestazioni da quella che attualmente pensiamo come tecnologia PC (processore, GPU, memoria, storage) al modem e al cloud stesso.

Visori

Abbiamo fatto molti progressi negli ultimi cinque anni per quanto riguarda i visori VR. Le generazioni attuali di visori hanno telecamere in modo da poter vedere efficacemente ciò che vi circonda. Insieme al software di imaging in grado di incorporare ciò che vede la fotocamera, potreste affrontare l’unico vero problema ancora irrisolto per questo tipo di dispositivi: l’impossibilità di vedere una tastiera per il posizionamento delle dita e di essere isolati da ciò che vi circonda.

L’uso di un display ad alta risoluzione nei visori affronterebbe inoltre uno dei maggiori problemi con i laptop attuali: le dimensioni limitate dello schermo. Con una risoluzione molto elevata, è possibile vedere il display virtuale in qualsiasi dimensione desiderata, rendendo ridondanti i monitor di grandi dimensioni e fornendo un’alternativa molto più portatile.

realtà virtuale e aumentata

Batterie

Potrebbe essere difficile entusiasmarsi per la tecnologia che sta dietro alle batterie perché abbiamo avuto tante innovazioni promettenti che non sono mai state immesse sul mercato. Parte del problema è che per decenni non ci siamo concentrati molto sulle batterie; solo negli ultimi anni abbiamo ricominciato a investire in ricerca e sviluppo in questo ambito. Mentre tale approccio ritardato ha provocato molte false partenze e delusioni, finalmente un’azienda chiamata Echion Technologies sembra proporre qualcosa di davvero interessante.

Questa società, nata dall’università di Cambridge, ha creato una batteria ad alte prestazioni che, secondo quanto riferito, può essere ricaricata in soli sei minuti. Questo progresso non solo rivoluzionerebbe i laptop, ma supererebbe drammaticamente il grande limite delle lunghe ricariche per le auto elettriche.

Ciò che rende la tecnologia promettente è che Echion Technologies è stata progettata non per sviluppare la tecnologia ma per commercializzarla. Mentre il periodo di un anno per portare la tecnologia sul mercato pare molto improbabile, sembra che questa tecnologia sia comunque molto più vicina alla commercializzazione di tante altre di cui si è parlato negli anni scorsi.

Un’altra tecnologia emergente sono i supercondensatori, che non solo si caricano molto più velocemente delle batterie, ma non si consumano, rendendoli ideali sia per l’elettronica personale che per le auto. I problemi fin qui mostrati dai superconduttori includono perdite di energia, densità energetica e costi.

Sebbene sia più lontano rispetto al progetto di Echion, questo gruppo al lavoro sui supercondensatori che coinvolge la Duke University e lo Stato del Michigan sembra avere un modello praticabile che potrebbe arrivare sul mercato tra cinque anni. In tal caso, questa nuova alternativa alla batteria cambierebbe notevolmente le dinamiche dei PC portatili e di altre tecnologie personali attualmente alimentate a batteria.

Poiché questa capacità di supercondensatori si lega soprattutto a dispositivi indossabili, l’idea di un piccolo PC indossabile diventa molto più praticabile quando questa tecnologia diventerà reale.

La nascita imminente di un PC indossabile di massa

Abbiamo avuto PC indossabili sin dai primi giorni di questo secolo, ma tendevano ad essere molto limitati e focalizzati su attività in cui un utente sta lavorando, ha bisogno di un PC, ma deve anche lavorare a mani libere. Questi sono stati storicamente usati per attività come fare l’inventario e, più recentemente, come piattaforme VR ad alte prestazioni. Tendono però a essere grandi, pesanti e poco pratici per poterli considerare una soluzione per PC di uso quotidiano.

Tuttavia, se fossero più piccoli e leggeri, meno costosi e abbinassero realtà aumentata e realità virtuale (utilizzando in più le risorse cloud per migliorare le prestazioni), potrebbe nascere qualcosa con il potenziale per oscurare tutto ciò che è attualmente sul mercato. Entro i prossimi cinque anni, tutte queste parti dovrebbero infatti unirsi per creare una rivoluzione nel mondo PC.