IDC ha rilasciato le sue nuove stime sul mercato dei wearable con previsioni riguardanti il 2016 e il 2020. Alla fine di quest’anno gli smart wearable spediti saranno 21,5 milioni rispetto ai 19,4 milioni del 2015, con quindi solo un +3,4% anno su anno inferiore alle aspettative dei mesi scorsi.

In questa fascia di prodotti ben 20.1 milioni di device sono rappresentati dagli smartwatch, mentre il resto da smart glasses e da bracciali per lo sport particolarmente evoluti. Gli smart wearable rappresentano oggi il 21,1% di tutto il mercato degli indossabili, ma arriveranno al 34,1% nel 2020, quando IDC stima consegne per 76,6 milioni di pezzi.

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Analizzando invece il più ampio mercato dei wearable più semplici e basilari come le fitness band, IDC stima in 80,7 milioni i pezzi spediti in tutto il 2016, cifra che però raggiungerà quota 147,8 milioni nel 2020. In totale a fine anno saranno 102,2 milioni gli indossabili spediti in tutto il mondo, mentre nel 2020 questa cifra raggiungerà i 224 milioni.

Passando invece ai sistemi operativi per smartwatch, WatchOS, giunto alla versione 3 e forte del nuovo Apple Watch 2 presentato recentemente da Apple, rappresenta oggi il 52% dell’intero mercato (43,8% nel 2020), che equivale a 10,5 milioni di Apple Watch spediti che diventeranno 23,9 milioni nel 2020. In seconda posizione troviamo Android Wear, che passerà dall’odierno 22,9% del mercato al 41,8% nel 2020, quando sarà installato su 22,8 milioni di smartwatch (a fine 2016 saranno però solo 4,6 milioni).

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Seguono piuttosto distaccati Tizen, presente sugli smartwatch di Samsung, e i Real-Time Operating System (RTOS), sistemi operativi proprietari come per esempio quello utilizzato da Garmin per i suoi dispositivi smart. Stime che prevedono insomma un mercato dai volumi ancora ben lontani da quelli degli smartphone, ma le proiezioni per il 2020 sono comunque ottimistiche sia per i dispositivi smart, sia per quelli più basilari e meno “intelligenti”.