La spesa europea per le soluzioni blockchain dovrebbe ammontare a 2 miliardi di dollari nel 2021, con un forte aumento rispetto al 2020, quando il mercato ha registrato una crescita più lenta a causa della pausa negli investimenti determinata dalla pandemia. Secondo un nuovo aggiornamento dell’International Data Corporation (IDC) Worldwide Blockchain Spending Guide, la spesa blockchain in Europa quasi triplicherà dal 2020 al 2024, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) quinquennale del 49,4% per il 2019-2024.

“La crescita della spesa europea in blockchain è robusta, considerando i problemi affrontati dall’economia globale nel 2020 e la situazione ancora avversa nel 2021, nonostante l’inizio di una lieve ripresa. Gli approcci alla tecnologia blockchain stanno cambiando tra le aziende, che stanno ricostruendo i loro processi per adattarsi a una trasformazione digitale più rapida e inevitabile” ha affermato Carla La Croce, analista di IDC. “Quello che sta accadendo è che la blockchain ha iniziato a essere vista come una componente essenziale della spina dorsale digitale delle organizzazioni”.

“La pandemia ha portato molte aziende europee a ridurre drasticamente i propri budget digitali e ad essere più concentrate sul ROI a breve termine” continua Radoslav Dragov, analista European Blockchain Practice Lead di IDC. “I fornitori di tecnologia di successo di oggi offrono in genere soluzioni in cui la blockchain è una parte essenziale all’interno di uno stack tecnologico più ampio. Un approccio di successo si concentra sui risultati e sulla sinergia tra le tecnologie, non solo sulla blockchain”.

Circa un terzo della spesa europea per la blockchain proverrà dal settore bancario, guidato da casi d’uso come pagamenti e accordi transfrontalieri, accordi di transazione e finanza commerciale e accordi post-negoziazione/transazione. Il settore bancario è stato tradizionalmente un leader nella spesa blockchain, ma è stato ulteriormente potenziato dalla recente ondata di progetti di regolamento delle transazioni, dall’adozione mainstream delle criptovalute, dalle normative imminenti (generalmente favorevoli) a livello dell’UE per le criptovalute e dalla crescente popolarità di sperimentazione con la Central Bank Digital Currency (CBDC). Il settore bancario dovrebbe mantenere un ritmo sostenuto di investimenti in blockchain, con un CAGR quinquennale di quasi il 51%.

Il settore bancario è seguito dalla produzione di processo e dalla produzione discreta come le più grandi industrie per la spesa blockchain, che insieme rappresentano quasi un quarto e crescono al di sopra della media europea (con un CAGR 2019-2024 del 50,4% per la produzione di processo e del 50,0% per la produzione discreta). I casi di utilizzo principali in questi settori sono la discendenza/provenienza dei lotti e la gestione di beni, entrambi indissolubilmente legati alla gestione della catena di approvvigionamento.

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Ciò conferma il ruolo cruciale svolto dal settore della supply chain nel guidare la spesa blockchain, non solo in Europa ma a livello globale. “La pandemia ha evidenziato la necessità di catene di approvvigionamento resilienti e trasparenti in cui le informazioni in tempo reale consentano una migliore pianificazione e gestione delle risorse”, ha affermato Dragov. “Un fattore importante nella popolarità del caso d’uso della discendenza/provenienza del lotto è la nuova regolamentazione sulla provenienza dei prodotti, specialmente a livello dell’UE”.

Il CAGR quinquennale in Europa è guidato dalla sanità, il settore in più rapida crescita in Europa, seguito da banche, processi e produzione discreta, ma anche all’ingrosso, servizi pubblici e governo centrale. L’assistenza sanitaria è stata spinta avanti da nuovi progetti e soluzioni nel consenso informato elettronico per studi clinici, reclutamento di sperimentazioni cliniche e sperimentazioni di dispositivi medici IoT e dall’efficacia della blockchain nelle misure anti-contraffazione.

L’assistenza sanitaria e il governo centrale guarderanno alla blockchain dal punto di vista della gestione dell’identità, essendo i casi d’uso più ampi per questi settori. La pandemia ha inoltre evidenziato i vantaggi dell’utilizzo della blockchain per la gestione delle identità, con la sicurezza crittografica abilitata dalla blockchain che attira l’attenzione dei governi europei.

IDC ha anche identificato le utility come un settore interessante per la blockchain. Ad esempio, in termini di sostenibilità, la blockchain può svolgere un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale. Ciò vale anche per molti altri settori che possono dimostrare le credenziali di sostenibilità dei prodotti.

Dal punto di vista tecnologico, i servizi IT ei servizi alle imprese (combinati) rappresenteranno oltre il 65% di tutta la spesa blockchain nel 2021. Una parte considerevole dei servizi ruota ancora intorno alla consulenza aziendale e IT perché la conoscenza approfondita della tecnologia e del modo in cui implementarla è ancora limitata in alcune imprese europee.

I servizi IT in particolare vedranno la crescita più rapida, con un CAGR quinquennale del 61,7%. La spesa per il software rappresenta il 27% del totale, con le piattaforme blockchain che rappresentano la categoria più ampia e la seconda categoria tecnologica in più rapida crescita insieme ad altri software blockchain.

L’aumento della spesa per il software blockchain è guidato dalla crescente popolarità della piattaforma come servizio (PaaS), che consente alle organizzazioni di sfruttare i vantaggi della blockchain senza dover creare ampie capacità interne per la sua implementazione. La spesa per l’hardware è invece in ritardo, con l’8% del totale, perché la maggior parte dei fornitori di blockchain ha già integrato perfettamente le proprie soluzioni nell’infrastruttura IT esistente.