Fermo restando che sapremo qualcosa di ufficiale solo il 18 maggio, quando avrà inizio la tre giorni di Google I/O 2016, pare ormai certo l’annuncio di Android Wear, una nuova piattaforma software di Google che andrà ad affiancare le già esistenti Android Wear, Android Auto e Android TV, oltre naturalmente ad Android stesso. Lo si capisce dal riferimento esplicito ad Android VR comparso, con relativa icona, all’interno della Console Sviluppatori di Google Play, il pannello di controllo con cui gli sviluppatori possono pubblicare e gestire nel Play Store le loro app Android.

Un altro indizio, che però non parla esplicitamente di Android VR, è la presenza nel corso del Google I/O di diverse sessioni incentrate proprio sulla realtà virtuale, tema quanto mai caldo in questo periodo soprattutto dopo l’annuncio di Samsung di aver “contagiato” con il suo visore Gear VR oltre un milione di utenti in tutto il mondo.

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Dalle ultime indiscrezioni pare inoltre che Android VR nascerà in una duplice veste. Da un lato piattaforma software sviluppata e ottimizzata per gestire i visori VR, proprio come Android Wear lo è per gli smartwatch e Android TV per televisori e set-top box. Dall’altro però, come rivelato tre mesi da dal The Wall Street Journal, Google potrebbe presentare un proprio visore.

Questo non sarebbe però un semplice successore dei Google Cardboard, bensì un visore con un sistema di motion-tracking sviluppato da Movidius (compagnia già impegnata su Project Tango) in grado di funzionare anche senza smartphone proprio come i vari Oculus Rift e HTC Vive, rispetto ai quali però si parla di prestazioni meno elevate (e quindi anche il prezzo dovrebbe essere più basso).

Altre fonti parlano invece di un visore che, come il Gear VR, necessiterà ancora di uno smartphone (qualsiasi) per funzionare. Può essere però che Google presenti entrambi questi visori, in modo da offrire una duplice opportunità (più e meno costosa) per chi vuole avvicinarsi al mondo della realtà virtuale. Per saperlo con certezza però, non rimane altro che attendere ancora qualche giorno.