Mentre tutti gli appassionati di tecnologia e i realtà virtuale attendono con ansia l’uscita nei prossimi mesi di Oculus Rift, HTC Vice e PlayStation VR, Google ha comunicato nelle scorse ore di aver venduto 5 milioni di Cardboard, il visore VR di cartone della grande G che, a un prezzo bassissimo e senza alcun setup di sorta (basta infilare il proprio smartphone nell’apposito spazio), permette a tutti di entrare nel mondo della realtà virtuale.

Sbarcate inizialmente sul mercato nel giugno di due anni fa, le prime unità di Google Cardboard hanno venduto da subito piuttosto bene, anche se è soprattutto nei mesi scorsi che, complici anche i vari annunci sul mondo della VR (Oculus Rift su tutti), si sono registrati numeri davvero massicci per quanto riguarda le app per la realtà virtuale, che hanno superato nei giorni scorsi quota 25 milioni di download.

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Si tratta sia di app di “esplorazione” virtuale, sia di applicazione che permettono di vedere video di YouTube a 360 gradi, per non parlare naturalmente dei giochi, con il bestseller Caaaaardboard! Che ha già venduto circa 50.000 copie. I dati forniti da Google stupiscono ancora di più se pensiamo che, oltre ai Cardboard originali realizzati in cartone, diversi produttori propongono da tempo modelli simili in plastica o in altri materiali più resistenti, il che fa presumere che i visori VR sparsi per il mondo siano molto di più dei 5 milioni di Cardboard.

Un dato importante che testimonia come la voglia di realtà virtuale, anche solo per semplice curiosità, sia tanta e che lascia ben sperare per l’arrivo nel corso di quest’anno dei tre visori citati prima. Si tratta però di due fasce di prodotti molto diverse tra loro. Cardboard (e le sue varie imitazioni) offre un’esperienza VR piuttosto limitata seppur coinvolgente, ma non può certo competere a livello tecnologico e di resa video con Oculus Rift o HTC Vice, che non a caso arrivano a costare anche 30 volte di più.