Un tempo gli sviluppatori e gli architetti software erano giustamente scettici nei confronti delle tecnologie low-code, ma oggi molte piattaforme di questo tipo sono mature e consentono ai team di sviluppo agile di migliorare la produttività, aumentare la qualità e distribuire più frequentemente. Gli sviluppatori utilizzano la tecnologia low-code per creare app, esperienze dei clienti, portali, esperienze di ricerca, integrazioni di flussi di lavoro, pipeline di dati, flussi di dati, dashboard, automazioni di test, modelli di machine learning e altre soluzioni ancora.

Brian Platz, co-CEO e cofondatore di Fluree, spiega perché quest’anno c’è stato un grande interesse per la tecnologia low-code e perché si continuerà su questa strada. “Il low-code come concetto è potente e il suo utilizzo continuerà a crescere nel 2022. Questo tipo di sviluppo libera le risorse IT, fornisce ai reparti aziendali software altamente personalizzati e, in definitiva, supporta la trasformazione digitale in corso. Tuttavia, deve essere costruito su piattaforme dati scalabili e modelli di governance rigorosi. In caso contrario, la pletora di app personalizzate può diventare un incubo”.

Platz rileva diversi problemi di architettura del software, che dovrebbero essere fattori da tenere in grande considerazione quando si selezionano piattaforme low-code. Ma ci sono anche molti vantaggi e il low-code può risolvere alcuni dei punti deboli dell’architettura a lungo termine, soprattutto per le aziende che sviluppano e supportano molte applicazioni personalizzate. Mi sono consultato con altri leader ed esperti e ho condiviso queste informazioni sul perché le organizzazioni tecnologiche dovrebbero adottare soluzioni low-code nelle loro architetture aziendali.

Evitare di creare debito tecnico

Secondo una ricerca sulla crescente minaccia del debito tecnico, le aziende destinano oltre il 40% dei budget IT all’indebitamento tecnico piuttosto che all’esecuzione di operazioni o alla creazione di nuove capacità. Le due criticità più citate sono state il turnover nel team di sviluppo e i troppi linguaggi e framework di sviluppo.

Le soluzioni low-code tendono ad essere paradigmi di programmazione visiva che possono essere più facili da comprendere e mantenere quando a nuovi sviluppatori viene assegnato il compito di fornire supporto. Inoltre, le piattaforme low-code tendono ad avere API e altre modalità standard per estendere e interfacciarsi con il codice, rendendo più facile trovare e tracciare il flusso dell’applicazione.

Jay Parnau, Senior Technical Success Manager di OutSystems, afferma che il low-code semplifica anche il supporto alla produzione. “Metà del mio tempo come sviluppatore prima di utilizzare il low-code è stato speso evitando di avere sul groppone nuovi debiti tecnologici o di essere reperibile nel caso in cui gli errori di qualcun altro avessero interrotto un sistema alle 2 del mattino. Posso creare software più velocemente con il low-code”.

Creare rapidamente nuove esperienze per i dipendenti

Rosaria Silipo, principale data scientist e responsabile dell’evangelizzazione presso KNIME, spiega come le piattaforme low-code possono aiutare a semplificare le comunicazioni e la raccolta dei requisiti, guidando i team a creare più rapidamente l’esperienza dei dipendenti e le applicazioni del flusso di lavoro. “Gli strumenti low-code sono più facili da usare quando si tenta di comunicare con altri dipartimenti. Uno strumento basato sulla programmazione visiva potrebbe essere la risposta alla comunicazione con dipartimenti meno dotati dal lato sviluppo. Utilizzando strumenti low-code, i professionisti possono risparmiare tempo prezioso, che può essere dedicato ad altri problemi, compresi quelli che richiedono coding tradizionale”.

sviluppo low-code

Gloria Ramchandi, Senior Director of Product di Copado, è d’accordo e afferma che il low-code aiuta i team di sviluppo anche a soddisfare la domanda aziendale per la creazione e la modernizzazione di applicazioni. “Gli sviluppatori e gli architetti senior hanno dovuto tenere il passo con la crescente domanda da parte dell’azienda di creare software più velocemente. Abbattere la barriera del codice con piattaforme low-code aiuta i team a ridurre il time-to-market di build importanti e ad aumentare la velocità dell’innovazione”.

Semplificare il flusso di lavoro e le integrazioni dei dati

Se la creazione di app è facile, come possono gli architetti evitare i silos di app? In che modo il low-code può aiutare a integrare i flussi di lavoro tra app, software as a service e sistemi aziendali? Chris Smith di Retool riconosce questa sfida di integrazione. “Il mondo del software aziendale è sempre più frammentato, con centinaia di applicazioni cloud specifiche che aiutano ogni area funzionale di un’azienda a operare in modo più efficiente. Quando ciò accade, queste applicazioni richiedono l’integrazione in un numero sempre maggiore di flussi di lavoro aziendali personalizzati per ciascuna azienda. Gli sviluppatori adottano piattaforme low-code in quanto forniscono elementi costitutivi veloci e funzionali che risolvono questo problema di integrazione frammentata”.

Non si tratta però solo di integrazione del flusso di lavoro. Gli architetti devono anche considerare come interfacciarsi con il numero crescente di origini dati. Silipo afferma che il low-code può essere un modo semplice per connettersi a più origini di dati: “Le origini di dati sono di proprietà di fornitori diversi e spesso non offrono modelli di accesso standard. Uno strumento low-code potrebbe occuparsi di questo compito e offrire un accesso standardizzato e semplice a molte diverse origini di dati”.

Automatizzare più processi aziendali

Sebbene le organizzazioni investano nel miglioramento delle esperienze dei dipendenti e nell’integrazione dei flussi di lavoro, è anche importante automatizzare le fasi del processo aziendale. Mahesh Rajasekharan, CEO di Cleo, afferma che il low-code è un’altra opzione per incrementare ciò che può essere automatizzato e ridurre i processi manuali.

Rajasekharan afferma che la pandemia è stata un campanello d’allarme per molti leader business e tecnologici. “Uno degli insegnamenti chiave emersi dai lockdown è stato riconoscere quanti processi aziendali manuali ci siano ancora in molte aziende e vedere come ciò abbia ostacolato la loro attività durante la pandemia. Al fine di raggiungere un nuovo livello di automazione, le aziende abbracceranno le tecnologie low-code per consentire loro di automatizzare qualsiasi cosa per eliminare rischi e lacune nei loro processi principali di produzione di revenue”.

Accelerare la trasformazione digitale sbloccando i sistemi monolitici

Che cosa ha storicamente impedito alle organizzazioni tecnologiche di migliorare le esperienze dei dipendenti, semplificare i flussi di lavoro, aumentare il numero di origini di dati integrate e automatizzare più processi aziendali? Sebbene il debito tecnico generale sia una sfida, i sistemi monolitici sono gli ostacoli forse più difficili da superare. In che modo gli architetti possono garantire che ciò che viene sviluppato oggi sia più facile da mantenere, supportare ed estendere alle future esigenze aziendali?

Lo sviluppo di microservizi e la distribuzione di architetture serverless sono possibili approcci, ma la maggior parte delle organizzazioni non può permettersi di applicare queste architetture a ogni esigenza aziendale. Zeev Avidan, chief product officer di OpenLegacy, suggerisce che il low-code offre un approccio alternativo tale da diventare un cambio di paradigma per l’IT.

“Low-code e no-code possono aiutare a rivoluzionare tutti gli aspetti dell’IT, dallo sviluppo di applicazioni front-end fino alle integrazioni legacy più complesse. Per molti sviluppatori, uno dei principali ostacoli alla trasformazione digitale (sia da parte dalle esperienze degli utenti finali, sia dalla creazione di un ambiente di lavoro veramente digitale) è la sfida di democratizzare l’accesso ai dati e alla logica aziendale che risiedono nei sistemi core monolitici”.

Dopotutto le organizzazioni che guidano le trasformazioni digitali hanno crescenti esigenze di sviluppo di applicazioni, integrazione e automazione. Le piattaforme low-code consentono agli architetti software di estendere le capacità di sviluppo dell’azienda utilizzando opzioni pro-code per i business case più strategici e opzioni low-code per accelerare altre esigenze aziendali.