Dopo decenni di miglioramenti incrementali, i sistemi informativi di supply chain management (SCM) sono alle prese con una vera e propria rivoluzione, per la confluenza di diverse tecnologie fortemente innovative, dall’IoT all’AI. Tecnologie che finalmente rendono realizzabile l’obiettivo ideale del SCM: la visibilità in tempo reale di ciò che accade nella catena produttivo-logistica e la possibilità di reagire in tempi utili e in modo ottimale agli imprevisti.

È questo il concetto che ispira la nuova suite Luminate di JDA Software, annunciata qualche mese fa e presentata alla stampa italiana in questi giorni da Fabio Tiozzo, Strategy Services Director Emea del fornitore americano. JDA, specializzata in soluzioni per manufacturing e retail, è presente da anni anche in Italia, con clienti come Luxottica, Lavazza e Conad Adriatico.

Il principale punto debole dei sistemi SCM è che lavorano su dati storici, che per definizione non possono aiutare nella gestione degli imprevisti”, sottolinea Tiozzo. Ma gli imprevisti nei settori produttivi e logistici sono all’ordine del giorno: indisponibilità di macchine e linee di produzione, ritardi di consegne dei fornitori, cambiamenti inaspettati della domanda, eventi meteo eccezionali. E generano complessità, e costi aggiuntivi, sia di prevenzione (scorte di sicurezza, extra capacità), sia di ripristino: riattrezzaggi aggiuntivi, spedizioni via aerea, scarti, penalità di consegna, perdite di vendite, straordinari.

Per riuscire a gestire l’imprevisto occorre un vero cambio di paradigma, che oggi è finalmente possibile, grazie a IoT, dispositivi mobili, SaaS e cloud computing e, soprattutto, Big Data Analytics, AI e machine learning”, continua Tiozzo.

SCM, i 4 pilastri della nuova generazione

Queste tecnologie abilitano i quattro pilastri di una soluzione SCM di nuova generazione – see, predict, respond e learn –, pilastri che a loro volta scandiscono le quattro fasi di evoluzione della supply chain: visibility, predictive, prescriptive, e autonomous. “JDA li ha concretizzati in Luminate, una suite che comprende per ora applicazioni di Assortment, StoreOptimizer e Control Tower, che è la soluzione di punta”.

Basata su Microsoft Azure, Luminate Control Tower (d’ora in poi per comodità LCT) è un software-as-a-service (SaaS) pensato per funzionare come una “torre di controllo” sull’intera supply chain, attraverso tre funzioni chiave: visibilità in tempo reale di tutto l’ecosistema digitale formato da partner e terze parti, una piattaforma collaborativa e connessa e raccomandazioni o azioni basate su analisi what-if per le diverse opzioni.

L’idea di JDA è proporsi come primo fornitore di una piattaforma SCM “AI-powered”. È un business completamente nuovo: le “control tower” sul mercato sono focalizzate su singoli aspetti, come l’execution, il planning, o l’AI per risolvere problemi specifici, mentre Luminate si propone di mettere insieme tutte queste cose”.

Le fonti di dati: dai social al meteo

Oltre all’utilizzo sistematico dell’AI per prevedere criticità, suggerire e automatizzare azioni e apprendere, la grande novità secondo JDA è l’uso di segnali digitali interni ed esterni, come social media, notizie, eventi, meteo e IoT, riguardanti il mercato di riferimento e l’ecosistema di distributori, fornitori e partner. Le aziende potranno essere più informate su sentiment dei consumatori, condizioni di fornitura, insight sulla domanda e di qualsiasi correlazione con le fluttuazioni della domanda.

“Il valore di business di una soluzione del genere, oltre alla riduzione dei costi, è la possibilità di fare migliori pianificazioni anche di scenario, di reagire agli imprevisti nel modo economicamente più vantaggioso, di mantenere più alti standard di livello di servizio ai clienti e di immagine”.

I casi di Electrolux e Mercedes

A questo proposito Tiozzo ha mostrato una demo in cui LCT rileva che una nave container con alta probabilità arriverà in ritardo in base a dati meteo e di traffico marittimo, approfondisce quali container sono presenti sulla nave e quali prodotti contengono, prevede quali impatti avrà il ritardo, scoprendo che per due dei prodotti ci sarà uno stock-out di vari giorni, raccomandando quindi – per evitare tale stock-out – gli opportuni spostamenti delle scorte presenti nei centri di distribuzione nel territorio di destinazione.

Inoltre il manager di JDA ha anche citato i casi di Electrolux e Mercedes Benz USA, che sono tra i primi utenti di LCT. “Sono casi molto simili: Electrolux, specializzata in elettrodomestici, è il primo cliente ad avere implementato con successo JDA LCT, in soli cinque mesi, e progetta di effettuare il roll-out della soluzione a livello globale nel 2019, mentre Mercedes Benz utilizza LCT nella gestione della supply chain delle parti di ricambio negli USA, molto complessa perché comprende 8 centri di distribuzione, 570 dealer e gestisce circa 350mila SKU”.