Sappiamo già che Windows 11 Home richiederà un account Microsoft (MSA) all’inizio del processo di installazione. Ciò che Microsoft non ha precisato è se sarà possibile accedere solo con un account locale. Si potrà fare, ma solo con Windows 11 Pro. Una fonte vicina a Microsoft ha infatti rivelato a PCWorld che l’unico modo per evitare di utilizzare un MSA è con Windows 11 Pro. Secondo la fonte, gli utenti che acquistano o possiedono un PC con Windows 11 Pro possono infatti scegliere di utilizzare un account locale o un MSA fin dall’inizio del processo di installazione.

Il requisito MSA di Windows 11 Home non è però permanente. Microsoft consentirà all’utente di passare a un account locale solo una volta completato il processo di installazione di Windows 11 Home. Le versioni retail di Windows 11 Home offriranno la stessa esperienza.

La fonte ha anche detto che gli utenti dell’account locale non avranno “un’esperienza ridotta o limitata”, sebbene non saranno in grado di sincronizzare i contenuti o utilizzare la capacità di Windows 11 di sincronizzare o consigliare contenuti da altri dispositivi. Quei contenuti infatti, che potrebbero includere documenti o pagine Web che un utente ha visualizzato su un altro PC, vengono in genere sincronizzati con l’account MSA dell’utente.

Microsoft non ha alcun incentivo a incoraggiare gli account locali e preferisce chiaramente utilizzare il nostro MSA in un rapporto di dare e avere: Microsoft offre infatti servizi supplementari sincronizzati, come l’archiviazione cloud tramite OneDrive e le app di Office sul Web, e in cambio l’azienda ottiene i dati su come usiamo Windows e i servizi Microsoft. Le preoccupazioni sulla privacy sono esplose nel 2015 con l’avvento di Windows 10 e della sua telemetria, per poi svanire nel nulla. Dopotutto Microsoft mette a disposizione molte opzioni per proteggere la privacy all’interno di Windows 10, ma al tempo stesso scommette anche sul fatto che molti utenti non si preoccupano particolarmente della privacy.

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Gli account locali sono stati visti come un modo per aggirare tutto ciò e si capisce quindi perché Microsoft preferisca gli account MSA a quelli locali. Allo stesso tempo, Microsoft ha cambiato le modalità per creare un account locale. Nel 2019 ha iniziato a eliminare gradualmente l’opzione per utilizzare un account locale durante l’installazione a meno che l’accesso a Internet non fosse disponibile. Anche allora, la configurazione guidata spesso chiedeva casualmente di connettersi a Internet prima di accedere. Ciò ha portato a scenari bizzarri in cui gli utenti che volevano accedere con un account locale dovevano disattivare il Wi-Fi prima di configurare Windows 10.

Apparentemente Microsoft ha bloccato completamente questa scappatoia. Ciò lascia agli utenti un’alternativa costosa: Windows 10 Pro (e, prevediamo, Windows 11 Pro) costa 259 euro per una licenza standalone, rispetto ai 145 euro per Windows 10 Home, anche se su Amazon e altri store online si possono trovare diversi sconti.

Microsoft offre alcune app e funzioni premium sui dispositivi Windows 10 Pro che non offre invece su Windows 10 Home, sebbene molte non siano di particolare interesse per gli utenti consumer (a parte Windows Sandbox, che può tornare abbastanza utile anche per gli utenti non pro). Se avete già Windows 10 Pro, potrete eseguire l’aggiornamento a Windows 11 Pro gratuitamente.

Microsoft offriva dispositivi Surface con Windows 10 Pro installato, ma anche questo è cambiato. Le versioni più recenti dei Surface Pro vengono infatti fornite con Windows 10 Home e solo i Surface Pro for Business più costosi includono Windows 10 Pro.

Per molti utenti che attendono il lancio di Windows 11, il requisito del MSA apparirà come l’ennesimo “schiaffo” di Microsoft dopo quello dei requisiti hardware. La confusione sui processori richiesti e la necessità di un TPM 2.0 hanno infatti già messo in ombra le numerose e nuove funzionalità di Windows 11. Microsoft farà marcia indietro? Forse sì, ma solo se gli utenti sollevassero un grande polverone. E qualcosa ci dice che è una possibilità tutt’altro che remota.