Microsoft ha annunciato nei giorni scorsi che inizierà a distribuire Windows 11 a partire dal 5 ottobre ai PC idonei. “In questo giorno, l’aggiornamento gratuito a Windows 11 inizierà a essere disponibile su PC Windows 10 idonei e i PC precaricati con Windows 11 inizieranno a essere disponibili per l’acquisto” ha scritto Aaron Woodman, direttore generale del marketing di Windows, in un post del 31 agosto sul blog di Microsoft.

Anche se il lancio di Windows 11 inizierà il 5 ottobre, il processo avrà una coda straordinariamente lunga. “Ci aspettiamo che a tutti i dispositivi idonei venga offerto l’aggiornamento gratuito a Windows 11 entro la metà del 2022”, ha affermato sempre Woodman.

Al lancio, il sistema operativo sarà offerto a “nuovi dispositivi idonei”, sebbene Microsoft non abbia specificato quanto debba essere nuovo un PC per ottenere un primo posto sulla griglia di partenza. Questa vaghezza è insolita per Microsoft al debutto di un nuovo sistema operativo, ma a ben vedere la successione da Windows 10 a Windows 11 sarà diversa rispetto agli aggiornamenti precedenti.

Windows 11 infatti, anche considerando un rinnovamento dell’interfaccia utente e dell’esperienza utente, poteva  facilmente essere soprannominato Windows 10 21H2 o, se si segue una pratica precedente, Windows 10.1. Microsoft ha invece “aumentato” il numero con una giustificazione poco convincente rispetto ad altri cambi di nome in passato.

I prossimi a ricevere Windows 11 saranno i dispositivi in uso che avranno maggiori probabilità di eseguire correttamente l’aggiornamento. Microsoft ha implementato aggiornamenti e upgrade per diversi anni utilizzando lo stesso sistema (o uno molto simile) che, in termini generali, preferisce i dispositivi più recenti rispetto a quelli più vecchi.

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Il fatto che l’offerta di aggiornamento si estenda per nove mesi fino a metà del 2022 suggerisce un’implementazione attenta, forse causata dai requisiti di sistema significativamente più severi che Microsoft ha stabilito, tra le altre ragioni, per esigenze di sicurezza presenti e future. Windows Update avviserà gli utenti quando il loro PC potrà essere aggiornato a Windows 11 nel caso fosse idoneo. In alternativa, gli utenti possono attivare manualmente una richiesta di aggiornamento, che può avviare o meno il download e l’installazione di Windows 11.

I dispositivi gestiti rimarranno, come è standard per gli aggiornamenti, sul loro sistema operativo attuale (Windows 10 per la stragrande maggioranza dei casi) fino a quando gli amministratori IT non decideranno diversamente.

Un aggiornamento di settembre per Endpoint Manager fornirà agli amministratori informazioni sui PC idonei per Windows 11. Gli amministratori non sono comunque tenuti a eseguire l’upgrade dei PC della propria organizzazione a Windows 11, almeno non ancora. Windows 10, come Microsoft ha affermato in precedenza (e Woodman lo ha ribadito due giorni fa), sarà supportato fino a ottobre 2025.

Woodman ha dedicato gran parte del suo post a una presentazione di vendita dispositivo per dispositivo pubblicizzando nuovi sistemi in grado di eseguire Windows 11 come i Surface di Microsoft e diversi PC di Lenovo, HP, Dell, Acer e Samsung . Se la proporzionalità del post di Woodman è indicativa, la motivazione principale di Microsoft per Windows 11 è proprio la vendita di nuovo hardware.

Microsoft si è infine impegnata a rilasciare un feature update minore per Windows 10 questo autunno, ma non ha fissato una data per tale lancio. Woodman non ha approfondito i tempi di questo Windows 10 21H2, né ha spiegato se Windows 10 riceverà ulteriori funzionalità e aggiornamenti di funzionalità dopo quest’anno.