Windows Sandbox è pronto a proteggere il vostro PC. Sorta di Windows virtualizzato all’interno di Windows stesso, questa nuova feature è un luogo in cui è possibile eseguire senza problemi un’app se si pensa che potrebbe essere un malware. Microsoft ha annunciato Windows Sandbox nei giorni scorsi, precisando che il tool sarà rilasciato per i primi test in una futura versione Insider di Windows 10 a partire dalla build 18305 o successiva. Per utilizzare Windows Sandbox, avrete bisogno di un processore a 64 bit con virtualizzazione abilitata nel BIOS e in Windows e Windows 10 Server o Windows 10 Pro. Gli utenti di Windows 10 Home non saranno infatti in grado di utilizzare questo nuovo strumento.

“Windows Sandbox è un ambiente desktop isolato e temporaneo in cui è possibile eseguire software non attendibile senza il timore di un impatto duraturo sul PC” ha dichiarato Hari Pulapaka, il gestore del gruppo che si occupa del kernel di Windows. “Qualsiasi software installato in Windows Sandbox rimane solo nella sandbox e non può influenzare l’host. Una volta chiuso Sandbox di Windows, tutto il software con tutti i suoi file verrà eliminato definitivamente.”

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Windows 10 Pro e Server possono già creare una macchina virtuale sul PC, che crea una copia di Windows isolata dall’host. Ogni volta che viene eseguito, Windows Sandbox crea una copia “immacolata” di Windows per eseguire dei test. A meno che il malware non riesca in qualche modo a uscire da quell’ambiente virtualizzato, Windows 10 Hyper-V (e Sandbox) dovrebbe essere in grado di creare ambienti sicuri per i test.

Come Hyper-V, Windows Sandbox non sarà abilitato di default. Per farlo, dovrete digitare Funzionalità Windows nella casella Cerca e selezionare la casella Sandbox. A questo punto il PC probabilmente si riavvierà. Per poi testare un’app, basterà eseguire Sandbox e copiare l’app nell’ambiente virtuale. Pulapaka ha fatto notare che un’applicazione in esecuzione in Sandbox funzionerà in una modalità leggermente più performante, perché utilizza solo una parte delle risorse del PC.

Microsoft ha infatti sviluppato alcuni “trucchetti” per ridurre le dimensioni della VM, che ha un peso di soli 100 MB quando è in esecuzione. Anche se il tempo di avvio iniziale richiederà del tempo, Microsoft bloccherà lo stato della VM, post-boot e farà riferimento a esso quando aprirà le istanze future di Sandbox, riducendo in modo significativo il tempo di avvio. Sandbox sarà anche in grado di virtualizzare alcune risorse grafiche del PC. “Il nostro obiettivo è trattare Windows Sandbox come un’app ma con le garanzie di sicurezza di una Macchina Virtuale”, ha concluso Pulapaka.