Si chiama macOS Mojave ed è la prossima versione del sistema operativo desktop di Apple (la 10.14) che è stata svelata ieri da Craig Federighi nel corso del keynote d’apertura della WWDC 2018. Mentre non c’è stato nulla di particolarmente sconvolgente nel corso dell’annuncio, le nuove funzionalità che abbiamo visto potrebbero migliorare l’esperienza di utilizzo di macOS in diversi modi. E sì, sembra proprio che le app iOS arriveranno finalmente su Mac, anche se non nel modo in cui forse vi aspettavate. Ecco le novità che più ci hanno colpiti di macOS Mojave, che come i suoi predecessori arriverà in versione definitiva a settembre e la cui prima versione beta per gli sviluppatori è già disponibile per il download.

Dark Mode

macOS Mojave

La chiedevamo da anni e finalmente è arrivata: macOS Mojave supporterà una Dark Mode. Questa modalità di visualizzazione, supportata anche da Xcode, non cambia il modo in cui funziona il sistema operativo, ma cambia in genere gli elementi dello schermo bianchi come la dock, la barra delle applicazioni e le finestre in una gradazione di colore più simile all’amato Space Gray di alcuni dispositivi di Apple. La Dark Mode vista ieri sul palco della WWDC 2018 sembra molto bella ed elegante e, soprattutto, promette di rendere meno stancante per gli occhi l’utilizzo del nostro Mac, oltre ad allungare l’autonomia dei MacBook proprio grazie ai colori dell’interfaccia molto meno accesi del solito.

Desktop Stacks

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Può essere difficile e frustrante lavorare con un desktop disordinato e a volte si spreca parecchio tempo per cancellare e organizzare i file. Con Mojave tutto ciò non dovrebbe più essere un problema. Apple introdurrà infatti la nuova funzionalità Desktop Stacks per raccogliere automaticamente tipi di file specifici (come i PDF) in una singola “pila”. Quando volete scoprire cosa ci sia al suo interno, basta fare fai clic su questo stack, che si espanderà per mostrare i file che vi servono, mentre altri tipi di file rimarranno convenientemente (e discretamente) nei rispettivi stack.

App iOS su Mac

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Nel caso vi steste chiedendo se iOS e MacOS si sarebbero fusi in un unico sistema operativo, Federighi ha detto chiaramente che ciò, almeno per ora, non succederà. Ci sono comunque novità interessanti nell’avvicinamento tra i due sistemi. Alcune popolari app iOS come News, Voice Memos, Home e Stocks approderanno infatti su Mac. E il crossover iOS/Mac non è semplicemente limitato alla sfera Apple, visto che a partire dal prossimo anno UIKit sarà implementato nel framework di macOS, consentendo agli sviluppatori di terze parti di portare più facilmente e velocemente le app da iOS a Mac.

Miglioramento della sicurezza

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La privacy è da sempre un aspetto molto considerato in casa Apple. In macOS Mojave ci sarà un utilizzo più frequente di popup più per avvisare se un’app sta provando ad accedere a informazioni come la vostra posizione, foto o microfono, proprio come vediamo già ora su iOS. Questo impegno per la privacy si estende a Safari, che impedirà a Facebook e social network simili di tenere traccia della vostra attività sul web.

Miglioramenti al Finder

macOS Mojave

Già ora il Finder è una delle funzioni più utili in un Mac e in macOS Mojave lo sarà ancora di più. Potremo infatti accedere a una nuova visualizzazione a “galleria”, che mostra la maggior parte dei file in modalità miniatura ma mantiene l’immagine principale selezionata in una dimensione tale da riempire lo schermo. I metadati migliorati forniscono inoltre una grande quantità di informazioni sul file scelto. Federighi ha usato in modo specifico un’immagine per illustrare questa nuova funzione, che rivelato informazioni sulla dimensione del file, il tempo di esposizione, il valore ISO e altri utili dettagli.

Continuity Camera

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Apple ha introdotto una feature chiamata Continuity Camera che consente ad esempio di scansionare un documento con il vostro iPhone e di ritrovarvelo subito dopo sul vostro Mac, o di scattare una foto con il telefono e visualizzarla immediatamente in un documento di Pages. Attualmente, azioni simili implicano spesso un processo non proprio immediato visto che si deve inviare la foto via email al Mac o (con iCloud abilitato) trovarla in Foto dopo la sincronizzazione.

Dynamic Desktops

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Dynamic Desktops è principalmente un aggiornamento estetico e “cosmetico”, ma nonostante ciò rimane una novità interessante. Si tratta in sostanza di sfondi del desktop che cambiano luci e colori a seconda del momento della giornata. Al momento non siamo sicuri se si potranno utilizzare solo appositi sfondi forniti da Apple, ma sembra probabile visto il funzionamento simile degli sfondi dinamici su iPhone.

App Store ridisegnato

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Apple ha lavorato sodo per rendere tutte le interfacce dei suoi servizi essenzialmente come quella di Apple Music su iOS. Non siamo ancora sicuri se ciò sia una cosa positiva o negativo, ma il nuovo App Store di macOS Mojave sembra andare nella giusta direzione. È pieno di grandi banner con cui abbiamo familiarizzato sull’App Store di iOS 11 e offre contenuti editoriali che suggeriranno ogni giorno applicazioni e giochi diversi, oltre a un’anteprima delle app decisamente più ricca grazie anche ai video. Una semplificazione eccessiva? Può essere, ma aspettiamo di provare il tutto con mano prima di esprimerci.

Di seguito riportiamo la lista dei Mac che riceveranno l’aggiornamento a macOs Mojave.

  • MacBook (inizio 2015 o più recente)
  • MacBook Air (metà 2012 o più recente)
  • MacBook Pro (metà 2012 o più recente)
  • Mac mini (Fine 2012 o più recente)
  • iMac (fine del 2012 o più recente)
  • iMac Pro (2017)
  • Mac Pro (fine 2013, oltre a modelli metà 2010 e modelli metà 2012 con GPU Metal-compatibile)