Nelle Data Rooms di Commvault i dati aziendali si connettono alle IA in modo sicuro

Commvault ha presentato Data Rooms, una nuova piattaforma progettata per colmare il divario tra sicurezza e attivazione dei dati. L’obiettivo è permettere alle imprese di utilizzare in modo sicuro e governato le proprie informazioni di backup per alimentare le piattaforme di intelligenza artificiale e i data lake interni, senza introdurre rischi di conformità o vulnerabilità aggiuntive.
Tradizionalmente, i dati di backup sono considerati una risorsa passiva, utile solo in caso di emergenza o per il ripristino in seguito a incidenti. Con Data Rooms, Commvault ribalta questa prospettiva e trasforma il backup in una fonte strategica di conoscenza. Gli utenti autorizzati possono individuare, preparare e condividere i dati direttamente dai repository on-premise o cloud, senza la necessità di lunghi processi di estrazione e trasformazione (ETL).
L’interfaccia di Data Rooms consente di selezionare set di dati approvati, etichettarli con classificazioni automatiche, tag di sensibilità e audit trail e renderli disponibili in formati aperti e interoperabili come Apache Iceberg o Parquet, perfetti per l’addestramento dei modelli IA e per la business intelligence. Tutto questo avviene in un ambiente interamente integrato nella piattaforma Commvault Cloud, che adotta un’architettura zero trust e controlli di accesso basati sui ruoli (RBAC), insieme a crittografia end-to-end dei dati a riposo e in transito.
Governance e fiducia come elementi centrali
Il valore di questa soluzione risiede nella capacità di garantire un equilibrio tra sicurezza e accessibilità. Data Rooms nasce infatti per consentire l’uso dei dati senza violare i principi di riservatezza, conformità e tracciabilità che governano il loro ciclo di vita.
Come sottolinea Jonathan Brown, Lead Analyst di Omdia, “le iniziative di AI spesso si bloccano perché le organizzazioni non riescono ad accedere o preparare in sicurezza i dati che già possiedono”. Data Rooms, afferma l’analista, collega resilienza e analisi in modo controllato e verificabile, aiutando le aziende a rendere operativa l’IA in tempi più rapidi e con un livello di rischio ridotto.
In effetti, la nuova piattaforma Commvault si presenta come un’estensione naturale della protezione dei dati, che mantiene la stessa solidità della sua infrastruttura di backup, ma la arricchisce con funzionalità di governance e conformità integrate. Ciò consente alle imprese di gestire con fiducia dati altamente sensibili, inclusi quelli sottoposti a regolamenti come GDPR o HIPAA, e di predisporli in modo coerente per l’analisi avanzata o per i processi di machine learning.
Dati storici come risorsa strategica
Uno dei vantaggi più significativi di Commvault Data Rooms è la possibilità di valorizzare il patrimonio informativo accumulato nel tempo. I backup aziendali contengono spesso dati di enorme valore storico, che possono essere analizzati per scoprire tendenze, ottimizzare processi o migliorare la qualità dei modelli predittivi.
Come spiega Pranay Ahlawat, Chief Technology e AI Officer di Commvault, “i dati storici sono ben più di una semplice assicurazione: sono una risorsa strategica potente e finora inutilizzata”. Grazie a Data Rooms, queste informazioni possono essere estratte, filtrate e condivise in modo controllato con qualsiasi piattaforma di intelligenza artificiale, permettendo alle aziende di sbloccare nuove opportunità di intelligence, innovazione e crescita.
Infine, l’integrazione con Commvault Cloud elimina la necessità di introdurre nuove piattaforme di IA o strumenti intermedi, riducendo la complessità operativa e migliorando la trasparenza del flusso informativo.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

