1,3 miliardi di dollari. Tanto ha sborsato Avast per acquisire la rivale AVG, due compagnie specializzate in software antivirus nate entrambe in Cecoslovacchia e divenute con gli anni due importanti punti di riferimento in ambito sicurezza. Nasce così un nuovo player di peso nel mercato degli antivirus e più in generale in un settore in continua a scesa come quello della cybersicurezza.

Avast ha pagato 25 dollari in contanti per ogni azione di AVG, prelevando il denaro dalla propria liquidità e creando nuovo debito con prestatori terzi (Credit Suisse Securities, Jefferies e Ubs Investment Bank). Se tutto andrà come previsto, l’acquisizione dovrebbe chiudersi tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2016, ma a quanto pare il marchio AVG non scomparirà. I nuovi prodotti che nasceranno all’indomani dell’acquisizione presenteranno infatti una combinazione dei due marchi a seconda dei mercati in cui le due aziende sono presenti, in modo da differenziare il più possibile l’offerta.

Ricordiamo che secondo i report più recenti Avast rappresenta circa un quinto dell’intero mercato globale degli antivirus e, con l’acquisizione di AVG, si parla di 400 milioni di dispositivi che hanno un software Avast o AVG installato. Tra l’altro l’accesso a un numero più ampio di dispositivi fornirà più dati sui malware, e quindi di riflesso prodotti più sicuri e affidabili rispetto al passato.

“Punteremo a migliorare la sicurezza anche nel mondo dell’Internet of Things e guadagneremo tecnologie mobile molto promettenti; nel settore delle PMI saremo inoltre in grado di assistere meglio i nostri clienti business con un’impronta geografica maggiore, un supporto tecnico avanzato e il meglio delle tecnologie delle due aziende” ha commentato a margine dell’annuncio Vincent Steckler, CEO di Avast.